GIUSSANO – Presto la frazione di Robbiano cambierà completamente volto: nei prossimi giorni, subito dopo Pasqua, inizieranno infatti i lavori per la riqualificazione del rione San Gian, uno degli angoli più storici della città. I lavori sono già stati appaltati e, nella serata di mercoledì, l’amministrazione comunale ha voluto incontrare insieme ai tecnici comunali i residenti per fornire ogni spiegazione, illustrare il progetto, rispondere alle domande e raccogliere tutte le osservazioni.
“L’obiettivo – spiegano il sindaco Marco Citterio e l’assessore Giacomo Crippa, che ha la delega ai Lavori pubblici – è quello di dare una identità chiara a San Gian, intervenendo per migliorare la definizione degli spazi, mettendo in sicurezza la viabilità, per creare nuove aree di relazione e di socializzazione. I lavori dureranno almeno 12 mesi”. Importante anche lo stanziamento: 300mila euro stanziati per raggiungere il risultato prefissato.
Se la durata del cantiere sarà lunga, la parte progettuale ha richiesto un tempo ancora maggiore. Fin dal suo insediamento l’amministrazione comunale ha dedicato attenzione a questo intervento. A rendere più difficile la riqualificazione è lo snodo tra le vie Donizetti, Toscanini, Stradivari proprio davanti l’ingresso alla chiesa. Con un doppio problema: il notevole flusso veicolare e il passaggio di mezzi pesanti, oltre a non valorizzare l’edificio storico, sono un fatto che riduce sensibilmente la sicurezza stradale.
Il progetto, pertanto, prima di tutto allontanerà la strada dall’edificio storico, con la rivisitazione dell’innesto tra via Toscanini e Donizetti e con l’addolcimento delle curvature di quest’ultima. Si prevede inoltre il totale rinnovamento dell’area antistante la chiesa di “San Giovanni in Baraggia” con la realizzazione di un sagrato che si svilupperà perpendicolarmente alla facciata dell’edificio religioso, creando così un piazzale attualmente non esistente che sarà caratterizzato da un canale prospettico con nuove piantumazioni e da alberi in gelso, tradizionali della cascina San Gian. Prevista anche prevede una nuova pavimentazione. Sarà questo uno spazio di incontro, protetto e sicuro, illuminato con impianto di ultima generazione e dall’elevato impatto estetico. Da luogo di transito, rumore, smog e disagio, insomma, l’area è destinata a diventare spazio di socializzazione.
Per San Gian è una svolta storica: nel catasto teresiano del 1721 è già presente il complesso della chiesa di San Giovanni in Baraggia con il suo convento, poi trasformato in cascina nel corso dei secoli. “E’ una delle cascine storiche più importanti della nostra città – commentano sindaco e assessore – ora si proietta nel futuro riscoprendo gli elementi del proprio passato”.