MONZA – “Questa organizzazione sindacale si vede costretta a denunciare, ancora una volta, quanto di fatto accade all’interno degli uffici postali di Monza e provincia e nelle sue tre filiali territoriali di pertinenza (Monza, Milano 5 est e Milano 2 nord) dove la grave carenza di personale costringe gli operatori a lavorare in una situazione di assoluta precarietà e incertezza e dove ormai l’emergenza è diventata la normalità. La carenza di personale allo sportello è divenuta cronica e diffusa ed i lavoratori vivono la quotidianità nel segno dell’incertezza del luogo dove prestare servizio”. E’ la denuncia del Slc Cgil, che fa presente la grave situazione di disagio che rischia di creare anche disservizi all’utenza.
“L’azienda – spiega il sindacato – ormai decide i destini del personale dall’oggi al domani, riversando disagi e difficoltà non più sostenibili e generando una situazione di malessere tra i lavoratori.
Ma quel che più spiace è che non si intravedono spiragli di futuri miglioramenti. Anzi, ai continui e massicci esodi che l’azienda incentiva ed alle legittime assenze giustificate da leggi e decreti a tutela della salute non corrispondono appropriati e conseguenti interventi mentre, inevitabilmente, cominciano a venire compromessi i diritti basilari e garantiti dal CCNL (vedi permessi e ferie). Di contro, come se nulla fosse, non cessa la richiesta pressante dei risultati e degli obiettivi commerciali, pretesi in contesti ove è già complicato assicurare le minime attività. Stessa situazione viene vissuta nel comparto del recapito dove vi è stata una pessima gestione del passaggio degli operatori di Nexive ed un aumento esponenziale dei volumi, risolvibile, secondo l’Azienda, con l’applicazione di personale assunto a tempo determinato, sempre più minacciato e sfruttato con la promessa di una futura stabilizzazione”.
“Il personale ce la mette tutta – spiega il sindacato -, sopperendo spesso anche alla cattiva organizzazione ma, come più volte da noi denunciato, è carente rispetto al normale organico e per i cittadini diventa sempre più ardua la possibilità di fruizione dei servizi essenziali che Poste Italiane eroga nella nostra provincia. Abbiamo sollecitato ripetutamente Poste Italiane a rivedere i numeri degli addetti scesi progressivamente al minimo storico, ma l’azienda continua a fuggire dai problemi che poniamo a tutti i tavoli e in tutte le sedi, lasciando, di fatto, decine di operatori di sportelleria e operatori del recapito in situazioni di estrema difficoltà nella gestione quotidiana, dovendo, in aggiunta, fronteggiare l’esasperazione dei cittadini. Auspichiamo un deciso cambio di passo dell’azienda e preannunciamo una stagione di mobilitazione e di lotte, se non saranno rispettati gli impegni assunti con gli accordi sottoscritti sulle politiche attive su “sportelleria” e “recapito”. Intanto continueremo a stare al fianco dei lavoratori di Poste Italiane e dei cittadini affinché i primi vengano messi nelle condizioni di svolgere dignitosamente il proprio lavoro ed i secondi abbiano un servizio pubblico degno di essere chiamato tale”.