CARPIANO – Ha telefonato ucciso la moglie e la figlia, poi si è suicidato nella stessa abitazione anche lui. Il tutto con una lucida freddezza: il 70enne che ha sterminato la famiglia, dopo aver tolto la vita alla consorte e alla figlia, prima di fare altrettanto con se stesso, ha telefonato al 118 per raccontare tutto. I Carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese si sono precipitati sul posto ma, all’arrivo, non c’era proprio nulla da fare: quanto aveva raccontato al telefono era più che vero e anche lui, messa giù la cornetta, ha deciso di farla finita.
La tragedia è avvenuta domenica quando mancavano pochi minuti alle 14. E’ a quell’ora, infatti, che all’Areu è arrivata la tremenda telefonata. Pochi istanti dopo i militari sono entrati nella sua abitazione, hanno trovato i tre corpi senza vita: quello dell’uomo, che aveva accanto la pistola, quello della moglie di 42 anni e della figlia di 15.
Alla base del gesto, secondo quanto raccontato dallo stesso 70enne al 118, ci sono stati problemi economici. La famiglia era seguita dai Servizi sociali del Comune, ma faceva comunque fatica a tirare avanti. E, come si può intuire, questo era sempre causa di tensioni e di litigi nell’abitazione. Oltre alla chiamata, però, per spiegare il perché del gesto l’uomo ha lasciato anche un biglietto. Tutto insomma era premeditato: raccontava di non riuscire più a sopportare la moglie e che si rendeva conto che la figlia era troppo piccola per cavarsela da sola senza i genitori. Invece di affrontare i problemi tutti insieme, ha preferito sterminare l’intera famiglia.