DESIO – Durante l’incontro del giorno 7 aprile, solo su nostro sollecito, ci avete comunicato senza grosse spiegazioni, la decisione di chiudere le linee vaccinali presenti al Pala Desio. Dopo un un importante lavoro che avete messo in campo con i vostri dipendenti e con il supporto di volontari e con il Comune di Desio, a partire dal 15 di marzo, con le 6 linee presenti, si è raggiunta una copertura di quasi 900 vaccini somministrati al giorno. Oggi avete ridotto le linee portandole a 3 con una copertura vaccinale di circa 300 dosi al giorno (un terzo del potenziale) fino ad arrivare, tra poco, alla chiusura totale del centro”. Tania Goldonetto, segretario generale della Fp Cgil di Monza e Brianza, chiede spiegazioni alla Ats Brianza e alla Asst Brianza relativamente alla decisione di chiudere il centro vaccinale allestito al PalaDesio.
“Nonostante dalle vostre comunicazioni emerga soddisfazione – aggiunge la sindacalista -, i dati del piano vaccinale nella nostra Provincia non sono affatto positivi: la programmazione è molto spesso, come da noi più volte denunciato, disorganizzata e con parecchi problemi, responsabilità sicuramente non imputabili ai lavoratori o ai volontari che se ne occupano. Ancora oggi non risulta coperta l’intera platea over 80 e facciamo fatica a decollare rispetto a tutte le altre fasce specifiche”.
“E’ del tutto evidente – aggiunge Goldonetto – che gli spazi da utilizzare sono uno di questi problemi. Bisogna obbligatoriamente tenere conto sia della necessità di dare una accelerata alla somministrazione di più dosi possibili, per arrivare presto ad una totale copertura di massa, sia della necessità di garantire la sicurezza del personale e degli utenti. La struttura messa a disposizione a Desio, molto ampia, ha permesso di poter organizzare al meglio i percorsi e la gestione delle somministrazioni riscontrando pareri positivi sia tra gli operatori che tra i cittadini che li si sono recati”.
“Troviamo davvero incomprensibili i motivi per i quali, anziché decidere di rinforzare il nostro territorio dando maggiore copertura e assistenza al bacino di utenza da vaccinare, soprattutto nel Desiano, importante punto nevralgico di facile accesso anche per i mezzi pubblici a disposizione – conclude l’esponente della Cgil – si va in direzione diametralmente opposta. Chiediamo pertanto di conoscere esattamente cosa vi ha spinti verso la decisione di chiudere le linee vaccinali situate al Pala Desio per trasferirle a Limbiate perché appare, non solo ai nostri occhi, una scelta senza giustificazione logica”.