MEDA – E’ considerata una grande innovazione del punto di vista ambientale, per quanto riguarda la differenziazione dei rifiuti. Il sacco blu con microchip, però, non piace a Vermondo Busnelli, capogruppo del “Polo Civico di Meda”. O, meglio, non gli piacciono i risultati.
“Il sacco Rfid – ha spiegato Busnelli nell’ultima seduta di Consiglio comunale – introdotto nel 2019, ha contribuito a portare il livello della raccolta differenziata ai valori medi della provincia di Monza e Brianza (78%). Purtroppo, la sua introduzione ha peggiorato il fenomeno della dispersione incontrollata di rifiuti nell’ambiente, piazze, vie e parchi”.
Busnelli ha espresso perplessità sul piano di gestione 2021: “Appare inadeguato alle sfide di miglioramento della pulizia cittadina, della qualità di differenziazione dei materiali riciclabili, del potenziamento della piattaforma ecologica. Serve una campagna informativa più efficace, per migliorare l’educazione alla protezione del nostro ambiente urbano, il miglioramento della qualità di separazione dei materiali e l’avvio di un metodo di calcolo della Tari in funzione delle quantità di rifiuti effettivamente prodotti, secondo il principio “chi inquina paga””.