“Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia”. Lo ha detto a chiare lettere Roberto Speranza, ministro della Salute, intervenendo in Aula al Senato per riferire lo stato attuale dell’emergenza coronavirus e i prossimi passi da compiere.
Tante le ipotesi ancora sul tavolo dei tecnici e dei ministri, ma Speranza ha già voluto dare una certezza: “Il prossimo Dpcm sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile (giorno di Pasquetta, ndr). La bussola per me deve continuare a essere il principio di tutela e salvaguardia del diritto fondamentale alla salute, come sancito dalla nostra Costituzione, all’articolo 32”.
“La presenza delle varianti – ha spiegato il ministro – condizionerà l’epidemia: la variante inglese è presente nel 17,8% dei casi e sarà presto prevalente e la sua maggiore diffusione rende indispensabile alzare il livello di guardia, ma fortunatamente non compromette efficacia dei vaccini. Le altre due varianti sono più insidiose per la ridotta efficacia dei vaccini. La loro diffusione è minore ma è necessario isolare i focolai”.