DESIO – Una profonda opera di rinnovamento per rilanciare le proprie ambizioni. Una su tutte, e il Gruppo Banco Desio non la nasconde: competere alla pari con le migliori banche di medie dimensioni per solidità patrimoniale, resilienza economica e qualità dei servizi offerti. Proprio questo ha ispirato il piano industriale 2021-2023 approvato giovedì dal consiglio di amministrazione.
Un atto coraggioso, visto lo scenario macroeconomico decisamente incerto anche alla luce delle ripercussioni generate dall’emergenza Covid, ma proprio per questo anche testimonianza della volontà di recitare un ruolo da protagonista.
La struttura aziendale e la base dei clienti, infatti, malgrado la negatività del periodo e le continue incertezze, hanno dato una risposta più che positiva.
Ora il Gruppo Banco Desio guarda avanti, delineando anche le sue linee guida indicate dal presidente Stefano Lado nella sua relazione: preservare i fattori distintivi e caratteristici di stabilità, presenza sul territorio e relazione con la clientela; far leva su un modello distributivo e operativo agile, snello e digitale; servire al meglio i clienti con un modello omnichannel e con customer journey digitali; rinnovare il modello tecnologico per renderlo il propellente della trasformazione; crescere su segmenti ad alti margini oggi sotto penetrati; creazione di valore nel rispetto della Corporate and social responsibility.
“Il piano industriale – spiega il presidente – in continuità rispetto alla storia recente del Gruppo Banco Desio, conferma il percorso di rafforzamento delle direttrici di rinnovamento e rifocalizzazione del modello di business della banca. La mission continuerà a svilupparsi attorno alla propria clientela con l’obiettivo di sostenere le famiglie, le piccole e medie imprese nelle loro attività e nella gestione del risparmio con una crescita programmata degli impieghi (2,4 per cento contro l’1,7 per cento del mercato) e del risparmio gestito (9 per cento contro il 5,1 per cento del mercato)”.
Nel piano industriale si evidenzia il rafforzamento della sostenibilità economica (Roe al 5,4 per cento e cost/income ratio al 62 per cento alla fine del 2023). Dà garanzie anche il Cet1, ovvero l’indice di solidità del Gruppo, al 10,4% e pertanto superiore ai requisiti prudenziali.
Il piano dice molto e traccia la strada da percorrere. Per il Gruppo Banco Desio, tuttavia, sono significativi anche i passi mossi nel recentissimo passato: proprio in questo periodo di crisi è stato dato un importante sostegno all’economia. Dalla relazione finanziaria trimestrale consolidata al 30 settembre si ricava che sono state perfezionate quasi 26 mila richiesta di moratoria Covid-19 per oltre 3 miliardi di euro. Deliberate 17 mila richieste di liquidità alle imprese per 1,8 miliardi di euro. Impieghi verso la clientela cresciuti del 5,9 per cento fino a 10,1 miliardi di euro. In più in aumento sia la raccolta diretta (11,5 miliardi di euro, ovvero +2,9 per cento) sia quella indiretta (16 miliardi, corrispondono a un +2,6 per cento).
A distanza di 111 anni dalla sua fondazione, insomma, nonostante il mondo in continua evoluzione e il mutamento degli scenari economici, il Gruppo Banco Desio è ancora fedele a quei principi che ne avevano ispirato la nascita: costruire valore insieme al territorio, dialogo con le famiglie e con le imprese, velocità nel dare risposte e aiuti concreti.