SEREGNO – Aiutare i bambini e i ragazzi in questio periodo di emergenza sociale dopo i sacrifici già chiesti durante il periodo di lockdown. L’amministrazione comunale di Seregno, dopo aver valutare entro quali margini era possibile muoversi in base ai decreti e alle ordinanze finalizzate al contenimento della diffusione del Coronavirus, ha messo predisposto un ricco programma per far sì che l’estate seregnese, dal punto di vista dello svago e dell’aggregazione, possa segnare un ritorno alla normalità.
Si tratta del resto non solo del desiderio del sindaco Alberto Rossi e della sua squadra di assessori, ma anche di una delle esigenze più sentite dalle famiglie, che hanno avuto modo di manifestare questa necessità chiedendo l’organizzazione dei centri estivi.
Lunedì sono iniziati i centri ricreativi diurni per bambini e ragazzi (dai 3 ai 15 anni di età). Sono in programma fino al 31 luglio e sono articolati in due turni da due settimane ciascuno, più un terzo per l’ultima settimana del mese di luglio. Oltre allo sforzo organizzativo il Comune ha provveduto a compiere anche quello economico: malgrado l’incremento dei costi gestionali dovuti alle misure di contrasto del Coronavirus (in taluni casi anche doppi rispetto a quanto avveniva in passato), la scelta è stata quella di mantenere inalterate le tariffe dello scorso anno. Per i residenti, in base alle fasce Isee, variano dai 35 ai 62 euro a settimana.
I più piccoli (3-6 anni) si ritrovano negli spazi della scuola dell’infanzia “Nobili”. Ogni turno conta dai ventisei ai trentadue bambini, più un paio con disabilità.
Vanno invece alla “Aldo Moro” bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni. In questo caso sono circa trentacinque iscritti più sei bambini con disabilità.
Una delle decisioni più apprezzate dai genitori, di sicuro, è stata quella di riaprire l’asilo nido “Aquilone”: dal 9 luglio, per tre settimane, i piccoli potranno essere affidati alla struttura nel solo orario mattutino. Un servizio garantito ai soli bambini già iscritti durante l’anno educativo. In totale saranno venticinque i partecipanti, la quota di partecipazione va da un minimo di 35 euro a un massimo di 58 sempre in considerazione della fascia Isee di appartenenza.
Un servizio in più garantito al territorio sarà quello del centro diurno disabili di via Sole delle Alpi. Su trenta iscritti, saranno diciotto quelli che lo frequenteranno suddivisi in due turni di metà giornata ciascuno. Per quanto riguarda i dodici ragazzi che non parteciperanno, otto hanno scelto di continuare le attività con la modalità domiciliare. Altri quattro, invece, hanno optato per l’attività a distanza, dando seguito al progetto che era stato attivato durante l’emergenza.
Il Comune, nel mese di luglio, attiverà interventi a favore dei minori che durante l’anno hanno beneficiato dell’assistenza educativa domiciliare. Duecento i potenziali destinatari, ma il programma sarà da concordare con le famiglie. Per questi ragazzi sarà garantito un numero di ore pari al recupero dell’assistenza scolastica oltre a un’ulteriore assistenza domiciliare estiva di quattro ore settimanali a persona.
Dove non è impegnato direttamente, infine, il Comune ha deciso di dare un sostegno economico: ventimila euro alle parrocchie per i centri estivi oratoriani, trentacinquemila euro alle scuole d’infanzia paritarie perché mantengano bassa la quota di iscrizione.
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