MILANO – “Anche Maroni aveva i suoi saggi e si è visto come è andata a finire. Con le nomine politiche tutto si trasforma in farsa”. Il brianzolo Marco Fumagalli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, critica la scelta del governatore Attilio Fontana che ha deciso di istituire il gruppo dei saggi per studiare una evoluzione della sanità lombarda.
“Un comitato di esperti che affianca la politica – spiega Fumagalli – poteva essere condivisibile come metodo, ma per funzionare doveva essere assolutamente indipendente e coinvolgere tutte le professionalità nel settore. Proprio per questo, avevamo chiesto l’istituzione di un comitato tecnico consultivo per la riforma della sanità, con un ordine del giorno proposto al Consiglio regionale. Andava previsto il coinvolgimento di tutte le parti: dagli ordini professionali coinvolti, all’università fino alla società civile. Il centrodestra non l’ha voluto nemmeno discutere”.
Lui, intanto, un’idea di cosa serva realmente se l’è fatta: “Basta chiedere all’uomo della strada – conclude Fumagalli – per sapere che per migliorare la sanità lombarda occorre potenziare quella pubblica. Non vorrei che questo comitato di soccorso alla Giunta Fontana continuasse sulla strada tracciata da Formigoni privilegiando la sanità privata a discapito di quella pubblica per interessi di bottega. La riforma deve avere al primo punto il potenziamento della sanità pubblica lombarda. È ora di finirla di considerare la nostra salute un business”.