SEREGNO – La città è un punto di riferimento per tutta la Brianza, non solo per il commercio, ma anche per l’istruzione: migliaia gli studenti che, in tempi normali, arrivano ogni giorno grazie alle numerose scuole e alla ricchissima offerta didattica. E mentre a livello governativo cercano di capire con il supporto scientifico come organizzare il prossimo anno scolastico, l’amministrazione comunale una scelta l’ha già fatta: sarà certamente più sicuro. Grazie anche al contributo del Ministero dell’Interno, infatti, le forze dell’ordine saranno più presenti davanti a tutti i plessi. Uno l’obiettivo in particolare: contrastare con ogni mezzo il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti fin dalla più giovane età.
Il Comune di Seregno riceverà dal ministero poco più di 27 mila euro per il progetto “Scuole sicure”. Fondi utili per dare continuità a questa azione e renderla più incisiva, anche se William Viganò, assessore con delega alla Sicurezza, aveva più volte ribadito anche durante le sedute di Consiglio comunale che questo 2020 si sarebbe contraddistinto per una maggiore presenza degli agenti su tutte le strade. Intenzione rimasta in parte sulla carta, visto che il coronavirus ha poi inevitabilmente modificato tempi e obiettivi. Ora, sperando di archiviare al più presto l’emergenza, ecco il banco di prova offerto dal prossimo anno scolastico 2020/2021.
“Il contributo del Ministero dell’Interno – spiega Viganò – è un gradito riconoscimento alla capacità del Comando della Polizia locale di accedere a bandi e contributi. Nel merito, questo è un progetto importante perché si rivolge a una fascia di popolazione molto più esposta di altre alle problematiche delle devianze da sostanze stupefacenti. Come Comune siamo contenti di poter offrire il nostro contributo nell’ambito della prevenzione”.
Il progetto, vista la problematica dello spaccio di droghe, riguarderà le scuole secondarie della città. Anche quelle di primo grado, visto che già negli anni di quelle che sono le ex scuole medie è possibile che inizi a diffondersi il fenomeno del consumo di droghe leggere. La Polizia locale entrerà nelle classi per un vero e proprio progetto formativo, spiegando ai ragazzi quali sono le spiacevoli conseguenze a cui vanno incontro avvicinandosi agli stupefacenti. In questo modo raggiungeranno soprattutto gli alunni dell’ultimo anno della secondaria di primo grado e quelli del biennio delle scuole superiori. In più, naturalmente, visto che le belle parole in classe purtroppo non bastano per convincere tutti, controlli davanti alle scuole anche con unità cinofile e con agenti in borghese. Attività vista di buon grado dalle stesse scuole ma anche dalle famiglie.
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