SEREGNO – Qualche approfondimento sulla parte normativa, un po’ di valutazioni dal punto di vista economico e sociale. L’amministrazione comunale, con l’avvicinarsi della cosiddetta “Fase 2”, quella della convivenza con il Coronavirus, che scatta lunedì 4 con l’entrata in vigore del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha definito il suo programma di aperture verso il ritorno alla normalità.
“Il primo atto – racconta il sindaco Alberto Rossi – è stato quello di mettere la firma sull’ordinanza per la riapertura dei cimiteri. Avevo detto che sarebbe stata la prima cosa che avremmo riaperto. So quanto è stato doloroso per tanti di noi non poter andare a salutare i propri cari”.
Con l’arrivo della nuova settimana, via libera anche alla riapertura dei mercati, sebbene con alcune limitazioni. Una è quella prevista dal decreto: potranno insediarsi soltanto le bancarelle che trattano generi alimentari. Naturalmente si potrà andare a fare la spesa soltanto nel pieno rispetto della normativa, che prevede l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali e la regola del distanziamento. Si parte dunque martedì al Ceredo, mercoledì al Lazzaretto. Riparte anche il mercato del sabato, ma in questo caso con una limitazione imposta dal Comune: l’orario di chiusura è fissato per le 13 invece delle 16.
Tra le aperture anche quella della casetta dell’acqua nel quartiere del Lazzaretto, così come quella della piattaforma ecologica. Si tratta, del resto, di un’esigenza manifestata dai cittadini e che, tutto sommato, non dovrebbe creare rischi particolari dal punto di vista del contagio.
Infine è prevista anche la riapertura dei parchi. “La gran parte dei parchi – precisa il sindaco – e delle aree verdi, circa i tre quarti di quelli presenti in città. Rimangono chiusi solo alcuni parchi più piccoli dove è più difficile evitare assembramenti. Come stabilito dal decreto, non è permesso utilizzare i giochi per bambini. Si può passeggiare tenendo una distanza di un metro e correre tenendo una distanza di due metri. Monitoreremo l’andamento degli afflussi e, qualora si verificassero assembramenti, valuteremo ulteriori chiusure”.