MILANO – I dati della domenica spingono la Lombardia per la prima volta oltre i 50 mila contagi. Un numero davvero impressionante, più esattamente 50.445 casi positivi riscontrati dall’inizio dell’epidemia. L’incremento nelle ultime ventiquattr’ore è ancora elevato: sono 1.337 persone in più. E’ in linea con i dati dei giorni scorsi, tra alti e bassi, a un livello in cui probabilmente dobbiamo abituarci ancora per qualche tempo.
Se arrivano conferme dalla parte sanitaria, con particolare riferimento dalla terapia intensiva che anche oggi fa segnare un decremento (-9 per l’esattezza), questa volta colpisce il dato dei decessi.
Non ci stancheremo mai di dire che dietro ai numeri ci sono le persone e che ogni singola vittima è un motivo di dolore: questa volta, però, l’incremento è di gran lunga inferiore a quello dei giorni scorsi. Tra ieri e oggi sono 245 i decessi, un centinaio in meno in sole ventiquattr’ore. Il totale è comunque impressionante: siamo arrivati a 8.905.
Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, aspetta però a cantare vittoria e anzi si mostra particolarmente cauto. In particolar modo la sua attenzione è rivolta al capoluogo lombardo: “Lo sforzo a Milano deve essere piu’ determinato sia nel non uscire o nell’uscire, se necessario, assolutamente protetti per evitare di infettare o di essere infettati. Ai milanesi chiedo maggior determinazione. In tutta la Regione i dati sono confortanti, Bergamo e Brescia si sono quasi fermate. A Milano non siamo ancora riusciti a dare un indirizzo a questa linea”.