MILANO – Dopo giorni di forte flessione, in Lombardia è di nuovo un rialzo: più persone contagiate, più decessi, più persone in terapia intensiva. Gli esperti, però, non mostrano particolare preoccupazione, forti di una convinzione: il picco è stato raggiunto. Ora si tratta di affrontare un periodo fatto molto probabilmente di alti e bassi, nella speranza che la tendenza al ribasso prevalga sempre di più e che il coronavirus possa essere sempre più isolato.
Per quanto riguarda i casi positivi, con i dati annunciati oggi da Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, la Lombardia arriva a quota 44.773: significa 1.565 in più in ventiquattr’ore, dato pari a quello che era stato registrato tre giorni fa.
In aumento i decessi, che tornano a sfiorare i 400 nell’arco della giornata con un +394 che porta ancora lutto e dolore in molte famiglie della Lombardia. In aumento, dopo l’incredibile -6 di ieri, anche il dato relativo alla terapia intensiva: sono 18 in più le persone ricoverate.
Crescono i numeri dell’emergenza coronavirus nella provincia di Milano dove i positivi sono 9522, con un incremento di 611 nuovi casi, mentre ieri erano stati 235 e l’altro ieri 347. A Milano città i positivi sono 3815, con una crescita di 159, mentre ieri erano stati 96.
“Abbiamo ormai evidenza – ha detto Gallera – anche nella città di Milano, dove i dati sembrano essere in controtendenza, che c’è una diminuzione netta della pressione sui pronto soccorso e sui presidi ospedalieri”. Crescono rispetto a ieri i dati anche a Bergamo (9039 casi) con un aumento di 336, mentre ieri erano stati 139, e a Brescia (8568 casi) con un aumento di 231, mentre ieri erano stati 154. Ancora nessun nuovo caso positivo a Codogno, dove si è sviluppato il primo focolaio di coronavirus in Italia.