SEREGNO – “Questo periodo così particolare è faticoso per tutti, ma ancor di più per le persone con disabilità e per le loro famiglie. Abbiamo voluto attivare percorsi di accompagnamento a distanza sia perché non fossero bruscamente interrotti i percorsi educativi avviati, sia perché volevamo che le persone più fragili e le loro famiglie sentissero di non essere state lasciate sole a gestire la complessità dell’emergenza”. Laura Capelli, assessore alle Politiche sociali, commenta così la nuova iniziativa del Comune di Seregno: si ferma tutto per il Covid-19 e per la necessità di contenere la diffusione del virus, non viene meno però l’attenzione dell’amministrazione comunale che ha deciso di ricorrere all’utilizzo della tecnologia per continuare a svolgere la sua attività di supporto a favore delle fasce più deboli.
Due progetti, destinati rispettivamente agli utenti del Centro Diurno Disabili di via Talamoni e a bambini e ragazzi che ordinariamente beneficiano del sostegno socio-educativo in ambito scolastico. I servizi saranno attivati in accordo con le famiglie interessate, che nei prossimi giorni saranno contattate personalmente dal personale educativo.
Per i ragazzi del Centro Diurno Disabili è previsto un programma di continui contatti video telefonici. In questo modo sarà garantita l’attività di ascolto dei bisogni, ma anche un supporto di tipo assistenziale o di consulenza da parte delle figure educative e sanitarie: psichiatra, ma anche fisiatra, fisioterapista e infermiere. Un metodo decisamente efficace per contrastare la situazione di isolamento forzato dovuta alle restrizioni imposte dalle autorità per isolare il Coronavirus. Permetterà di continuare a sviluppare il progetto che già era stato introdotto al Centro Diurno Disabili.
Per i bambini che invece già usufruivano del sostegno socio educativo nell’ambito scolastico, viene data ora continuità al progetto attraverso i canali online fino alla ripresa della normale attività. In tal modo i minori e le famiglie avranno la possibilità di continuare a incontrarsi, anche se in modo virtuale, con volti a loro noti che riconducono alla quotidianità in questo periodo di disagio e di emergenza. I progetti di sostegno sono concordati tra gli educatori ed i docenti. Gli interventi saranno individualizzati e si articoleranno nel rispetto del monte ore settimanale assegnato a ciascuno studente.