CARATE BRIANZA – “Vi chiedo di non sprecare questo tempo. Leggete, studiate, coltivate i rapporti più significativi della vostra vita. Non chiudetevi un orizzonte di fake news, non isolatevi e soprattutto non escludete chi ha più bisogno”. È il messaggio diffuso dalla professoressa Mariagrazia Fornaroli, dirigente scolastica all’Istituto di istruzione superiore “Leonardo da Vinci” di Carate Brianza.
Un messaggio scritto direttamente nelle ore in cui è scoppiata il problema Coronavirus, che aveva portato fin dalla giornata di domenica 23 febbraio alla chiusura delle scuole lombarde di ogni ordine e grado.
La dirigente scolastica, comunicando a tutti i ragazzi la scelta della Regione Lombardia e del Ministero della Salute, ha colto l’occasione per trasformare la semplice comunicazione in un messaggio educativo.
“Desidero comunicarvi – scrive la preside – che la vostra scuola, i vostri docenti, io stessa, stanno continuando a lavorare, se pur a distanza, perché l’anno scolastico possa continuare ad essere per voi proficuo e significativo. Qualora la scuola dovesse permanere chiusa metteremo in atto tutti gli strumenti che la didattica digitale ci consente. Ma non è questo il mio intento prioritario: desidererei potervi suggerire, a voi ragazzi in particolare, di affrontare questo momento con responsabilità”.
La dirigente scolastica evidenzia come, in un periodo storico in cui tutto appare prevedibile e affrontabile, il Coronavirus rappresenti un elemento di rottura e una causa di disorientamento. “La letteratura ci offre da più di 2000 anni ipotesi di riflessione sul tema: da Tucidide a Lucrezio , Boccaccio, il nostro Manzoni e poi Camus, Bufalino e altri. Di fronte a malattie sconosciute ed epidemiche abbiamo numerosi esempi in cui, in occasione di choc così intensi, la libertà del singolo ha dovuto rispondere. Ci sono descritti casi drammatici di esclusione e violenza, ma anche occasioni straordinarie di compassione e collaborazione”.
Di qui l’invito ai ragazzi di non chiudersi in casa, non isolarsi, non sprecare questo tempo che si ritrovano inaspettatamente a disposizione. Ovviamente nell’auspicio che l’emergenza possa concludersi al più presto.