VAREDO – Si è concluso il sopralluogo congiunto sull’area Ex Snia organizzato oggi dalla Commissione speciale Antimafia e dalla Commissione regionale Ambiente e protezione civile del Consiglio regionale della Lombardia. L’iniziativa, chiesta dal Movimento 5 Stelle, ha l’obiettivo di dare alla popolazione un segnale alla popolazione che vive in prossimità di un’area con problemi di legalità e ambientali.
““Su richiesta del M5S a due diverse Commissioni – afferma Monica Forte, presidente della Commissione Antimafia – abbiamo coordinato un sopralluogo all’Ex Snia utile a verificare diversi aspetti, quello ambientale, la sicurezza dell’area e il suo futuro. La Prefettura e le forze dell’ordine ci hanno accompagnato nella zona e hanno illustrato gli interventi effettuati e quelli in essere. La zona è impressionante, è uno spazio enorme che va riqualificato al più presto. In questo momento i rifiuti accumulati nei capannoni e sequestrati sono accessibili e su questo deve intervenire la proprietà che è stata sollecitata. Il rischio incendio per autocombustione è minimo, data la natura del materiale accumulato, ma resta la possibilità di incendi dolosi. Su questo invitiamo a un intervento rapido”.
“Per quanto riguarda la sicurezza – ha aggiunto Forte – la situazione è nettamente migliorata dopo gli interventi massicci delle forze dell’ordine di giugno. Ci sono ancora alcuni senzatetto ma la piazza dello spaccio non esiste più. I controlli sono stati effettuati anche dall’esercito. In generale questo è un segnale positivo perché l’attenzione sulle aree è stata risolutiva. Questo dimostra che il presidio costante del territorio è fondamentale per eliminare l’illegalità. Da questo punto di vista la Lombardia deve e può agire in fase preventiva, i video dell’area con sentinelle armate sono indelebili nella memoria dei cittadini che vivono nella zona. Lavoro e risorse impiegate per ripristinare la legalità non devono essere disperse. Sulla riqualificazione sono stati fatti passi avanti, ma serve una progettualità d’insieme, l’area va considerata con un intervento globale che consideri anche il territorio circostante. Su questo chiediamo che Regione Lombardia si faccia parte attiva, anche alla luce della nuova legge sulla rigenerazione urbana per arrivare a un masterplan che porti investimenti e risorse in zona. Ringrazio la Prefettura, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e Regione Lombardia per aver reso possibile il sopralluogo delle Commissioni regionali”.
“Siamo qui per tenere alta l’attenzione – le ha fatto eco Massimo De Rosa (M5S), della commissione regionale Ambiente -. Pare che si stia arrivando ad un acquirente unico per l’area, ma non sono certe le tempistiche. Con la nuova legge regionale sulla rigenerazione urbana siamo riusciti a focalizzare l’interesse sul recupero di zone come questa e a dare più agilità d’intervento, ma è assolutamente necessario un cronoprogramma certo. L’area non può essere abbandonata ancora. Intervenire per riqualificare quest’area, così come le molteplici analoghe situazioni che sono disseminate nella periferia lombarda, è fondamentale. Intervenendo concretamente possiamo creare lavoro e generare benessere collettivo. Questa è la strada che come istituzioni abbiamo il dovere di cominciare a percorrere”.
“L’area Snia – ha concluso Marco Fumagalli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Lombardia – è stata di fatto fuori dal controllo delle Istituzioni. La situazione di degrado in cui versa è l’effetto del fallimento in cui sono incappati i proprietari dell’area. Ora la curatela fallimentare è alla ricerca di acquirenti per le aree oggetto di scorribande da parte di organizzazioni criminali. Ma siamo sicuri che chi acquisterà le aree procederà al più presto a garantire la piena riconversione di tale zona? La preoccupazione è quella di non lasciare ancora per molto tempo le aree in tale situazione ma di accelerare il più possibile la relativa riqualificazione”.