CARATE BRIANZA – “L’incarico di presidente dell’ente assunto dall’avvocato Eleonora Frigerio non equivale a quello di ‘amministratore’. Si ritiene pertanto che non sussista incompatibilità tra l’incarico di presidente dell’ente Parco Valle del Lambro e quello di assessore del Comune di Carate Brianza”. Dopo mesi di polemiche si chiude così definitivamente il caso. Frigerio resta dov’è, saldamente su entrambe le poltrone. Il Parco Valle del Lambro, sentita l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), si è affidato all’autorevole parere del professor Mauro Renna, docente di Diritto amministrativo all’Università Cattolica di Milano per arrivare a definire la regolarità della posizione del presidente.
“Non avevo dubbi – commenta Frigerio – avevo approfondito la questione prima di assumere l’incarico, ma sembrava quasi volessi tirare acqua al mio mulino. A me sembrava evidente la compatibilità dei due incarichi, visto che anche per il Parco si è trattato di una elezione a tutti gli effetti, non di una nomina. L’8 ottobre ho depositato una mia memoria e mi sono autosospesa dall’incarico. Volevo far sì che il parco potesse avere una sua continuità con la figura del vice presidente e, allo stesso tempo, lasciare che tutto il lavoro di approfondimento sulla mia posizione potesse essere svolto in serenità. Ora con piacere noto che quanto ho sempre sostenuto è condiviso da un luminare. E’ una soddisfazione anche a livello professionale, le mie tesi sono state considerate valide”.
Per lei nessun desiderio di rivalsa: “Ci mancherebbe altro. C’è il decreto, ed è questo che conta. Non nego che sulla vicenda ci sia stata anche della strumentalizzazione, ma preferisco guardare oltre e continuare a lavorare. Sia nell’interesse del Comune di Carate Brianza, sia a beneficio del Parco e di tutti i Comuni che ne fanno parte”.