SEREGNO – Sono apparse all’improvviso, nello stupore generale, e per mesi hanno trasformato innegabilmente il volto della città. Le tubature azzurre, quelle installate da Brianzacque per deviare la fognatura e potere eseguire in tranquillità i lavori di risanamento del collettore Seregno Sud, in questi primi giorni di agosto stanno lentamente scomparendo. Gli operai sono sul posto per smantellare l’intera struttura visto che l’intervento si è concluso con successo e a tempi da record nella soddisfazione generale.
Grazie a quelle tubature, infatti, l’azienda che si occupa del servizio idrico integrato sul territorio provinciale ha potuto eseguire per la prima volta in Brianza un intervento senza scavi: non una semplice stradina di periferia, bensì strade importanti per la viabilità cittadina, ma anche superando senza alcun problema ulteriori complicazioni di non poco conto, comprese le due linee ferroviarie e la fitta rete dei sottoservizi.
Il risultato? Un intervento di 2,5 chilometri eseguito a regola d’arte, immancabilmente davanti a molti curiosi, senza alzare un granello di polvere, senza fare rumore e senza creare disagi. Una semplice “calza” in resina inserita nelle vecchie tubazioni, facendola poi aderire e solidificare grazie all’utilizzo di una lampada per ottenere nuove condotte perfette per l’uso. Per i brianzoli, che non avevano mai fatto i conti con questa tecnologia, quando i lavori erano stati presentati con un incontro pubblico, sembrava qualcosa di impensabile.
“C’è chi ha apprezzato molto questa installazione – afferma il sindaco Alberto Rossi commentando i lavori di rimozione del bypass fognario -, chi meno. Di certo essere tra i primi in Italia a sperimentare questa innovazione tecnologica, lunga quasi 300 metri e finora provata solo in grandi metropoli tipo Berlino, ha permesso di effettuare la manutenzione del collettore fognario senza i disagi che sarebbero derivati dai lavori su quasi 2,5 km di fognature (diversi mesi di traffico in tilt per gli scavi, parziale interruzione del servizio fognario, cattivi odori) in tempi molto rapidi”.
La speranza del primo cittadino è che questa tecnologia “no dig”, superato con lode il primo e difficile esame, possa essere la soluzione individuata anche per futuri interventi: “E’ sicuramente da riproporre. Oltre che utile è stata un’occasione per Seregno e Brianzacque per dimostrare che il settore pubblico può essere davvero all’avanguardia, e fornire servizi innovativi e di qualità, utilizzando al meglio le risorse di cui dispone: l’opera è stata infatti completamente finanziata con le bollette del servizio idrico integrato”.
Nel frattempo, al di là della funzionalità del cantiere e della riuscita dell’opera, non sono mancati i cittadini che si sono fatti vivi in municipio in questi mesi proprio in previsione dello smantellamento dell’intera struttura: in molti hanno chiesto agli uffici e al sindaco di mantenere il bypasso fognario sul territorio benché inattivo. Non per motivi di funzionamento della rete, insomma, quanto per questioni di decoro: quei tubi che davano colore e un’idea di movimento a detta di molti erano un ottimo elemento di arredo urbano e, nel loro piccolo, contribuivano a dare un volto diverso e più moderno alla città. Un po’ Berlino, un po’ Parigi, un po’ unici qui in Brianza e in grado di dare un’anima all’intero quartiere.