SEREGNO – L’estate è con ogni probabilità la stagione che aspettiamo di più durante l’anno. Quando arriva, bisogna viverla rispettando le altre persone e il territorio. Altrimenti per alcuni può anche trasformarsi in un incubo. Consapevole dei rischi tipici di questa stagione il sindaco Alberto Rossi nei giorni scorsi ha firmato l’ordinanza che vieta il consumo di bevande alcoliche “in spazi e aree pubbliche diversi da quelli destinati alla somministrazione”.
E’ un primo passo contro i fracassoni, quelli che si ritrovano in strada fino a tarda ora e, purtroppo, esagerando anche con l’alcol. Le conseguenze sono facilmente intuibili: atteggiamento che degenera e sconfina nella maleducazione e nell’arroganza, mentre i residenti furibondi iniziano a tempestare di telefonate i Carabinieri e, il mattino successivo, anche gli uffici del Comune.
“L’ordinanza contro il consumo di alcolici in aree pubbliche – spiega Rossi – è una componente di un più articolato percorso che ci prefiggiamo di percorrere verso una città più vivibile e sicura. L’ordinanza, infatti, non è fine a se stessa, bensì deve essere coniugata con una più incisiva attività di presidio del territorio da parte della Polizia locale, che stiamo attrezzando in questo senso, e delle altre forze dell’ordine, con le quali abbiamo instaurato un proficuo percorso di collaborazione. Sappiamo che molto c’è da fare, ma siamo certi che, anche con la collaborazione dei cittadini, riusciremo a migliorare la sicurezza nella nostra Seregno”.
Il sindaco non è nuovo a ordinanze contro il consumo di alcolici negli spazi pubblici. Già in ottobre aveva firmato analogo provvedimento. Ora ha deciso di rinnovare l’iniziativa di contrasto del consumo in luoghi non idonei prorogando l’efficacia dell’ordinanza fino al 3 novembre.
Il tema della tranquillità serale dei cittadini e della vivibilità del territorio è molto caro al primo cittadino che lo scorso luglio, proprio a distanza di pochissimi giorni dal suo insediamento, si era recato personalmente nelle piazze per incontrare i ragazzi e cercare di sensibilizzarli riguardo al rispetto della tranquillità di tutti. Con molti di loro era nato un rapporto decisamente proficuo, sfociato in ulteriori incontri e in un dialogo costante.
Chi non vuole adeguarsi alle regole della convivenza civile, invece, dovrà stare molto attento: una birra consumata sul marciapiede, se notato dalla Polizia locale, potrà costargli addirittura 500 euro.