Il gruppo del centrosinistra in Consiglio Provinciale Brianza Rete Comune ha esaminato le risultanze preliminari dello studio commissionato dalla Provincia al Centro Studi PIM, a proposito degli effetti dell’eventuale realizzazione della Tratta D-Breve sulla viabilità esistente. Quanto emerso è, per il gruppo di centrosinistra, già sufficiente a valutare la Tratta D-Breve come una proposta inutile sul piano della mobilità viaria, oltre che dannosa sul piano ambientale.
“Nell’ipotesi si realizzino le tratte B2 e C – afferma Giorgio Monti, già sindaco di Mezzago e da lungo tempo impegnato sul caso Pedemontana -, emerge chiaramente come la successiva realizzazione della Tratta D Breve avrebbe effetti molto simili a quelli che si otterrebbero semplicemente completando il raccordo tra la Tangenziale Est e l’Autostrada A4. La realizzazione della tratta D-Breve sarebbe quindi solo un ulteriore spreco di risorse pubbliche, con un enorme danno per il nostro territorio. Ora la Provincia ha il dovere di prendere atto di queste risultanze e ri-orientare la propria azione, finalmente sostenendo la posizione dei sindaci del Vimercatese”.
“Se ancora ce ne fosse bisogno – aggiunge il consigliere Simone Sironi -, quanto emerso conferma le posizioni che abbiamo sostenuto in tutte le sedi, con il sostegno dei Comuni del Vimercatese, dei comitati e di un numero sempre crescente di liberi cittadini. La Tratta D-Breve non risolve problemi di congestionamento della rete viabilistica, mentre occorrerebbe intervenire con un piano di razionalizzazione e connessione delle infrastrutture esistenti; interventi molto più utili, molto meno impattanti e molto meno onerosi rispetto a Pedemontana. Le nostre amministrazioni sono pronte a fare tutto il possibile perché questo progetto irrazionale non vada in porto”.
“La nostra contrarietà all’opera trova oggi ulteriori argomenti di merito – commenta il consigliere provinciale Francesco Facciuto -. È per lo meno curioso che la Provincia abbia richiesto integrazioni volte a valutare le ricadute di potenziali opere complementari, che potrebbero realizzarsi qualora la Tratta D-Breve fosse realizzata. Al contrario, stupisce che non abbia chiesto di approfondire anche gli effetti di opzioni che non prevedono la Tratta D-Breve. Se l’obiettivo di questa richiesta è quello di “ammorbidire” le risultanze emerse, questo tentativo non passerà sotto traccia”.
“Il gruppo provinciale di Brianza Rete Comune continuerà a svolgere un attento lavoro di controllo – assicura il capogruppo Vincenzo Di Paolo -, affinché l’interesse del territorio venga preservato e non siano inutilmente disperse le risorse dei cittadini. Per questo siamo al fianco dei Comuni che, indipendentemente dal colore politico, hanno deciso di assumere una posizione chiara”.