I segnali di recessione si erano già visti a ottobre, ora i dati della Congiuntura Confcommercio di novembre certificano che l’economia italiana sta invertendo il ciclo economico dopo sette trimestri semplicemente eccezionali e comunque molto fuori trend rispetto al ristagno strutturale pre-pandemia.
Il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha sottolineato che “la fine del 2022 si prospetta non meno complicata dei mesi autunnali. La crisi geo-politica non appare in via di rapida soluzione. Allo stesso tempo emergono indizi di minore dinamicità dell’economia mondiale in un contesto in cui l’inflazione risulta ancora elevata, seppure in rallentamento. Anzi, in rallentamento perchè si vede la recessione”.
“L’opportuna politica dei sostegni – ha osservato Bella – compensa larga parte delle perdite di potere d’acquisto del reddito, ma nulla può contro la riduzione reale del valore della ricchezza liquida, un importante fattore di alimentazione della spesa delle famiglie”.
“È sempre più probabile – ha concluso Bella – una recessione tecnica nei trimestri a cavallo della fine del 2022”.
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