MONZA – Dopo il voto del Consiglio regionale, gli ambientalisti brianzoli hanno deciso di non rimanere con le mani in mano: per contrastare il progetto di Pedemontana hanno deciso di rivolgersi a tutti i sindaci coinvolti nella realizzazione delle tratte B2, C e D. Per rispetto istituzionale è stato coinvolto anche Luca Santambrogio nella veste di presidente della Provincia di Monza e Brianza.
L’iniziativa arriva all’indomani della bocciatura della mozione presentata dal gruppo regionale del Partito Democratico. Un documento in cui sono state avanzate perplessità e che, tuttavia, è stato respinto dalla maggioranza. Il brianzolo Andrea Monti, vice capogruppo della Lega in Consiglio regionale ha respinto tutte le accuse sostenendo che cercare oggi di fermare Pedemontana è un atteggiamento irresponsabile.
La pensano diversamente gli ambientalisti. Dopo l’ennesima audizione del 31 marzo in V Commissione Ambiente e Territorio di Regione Lombardia – spiegano -, in cui la società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) ha aggiornato sulla situazione relativa all’iter per il completamento dell’infrastruttura, dopo la lettera di una serie di sindaci delle tratte C e D indirizzata a Regione Lombardia cui è seguita il 5 aprile la discussione (con bocciatura da parte della maggioranza a trazione leghista) di una mozione in Consiglio regionale per una revisione del progetto autostradale, proponiamo un incontro sia ai sindaci delle tratte B2,C,D sia al presidente della Provincia di Monza e Brianza”.
“Una richiesta d’incontro – spiegano gli ambientalisti – per ribadire agli amministratori l’impatto negativo che l’infrastruttura avrà sull’ambiente e sulla viabilità e, nel rispetto dei propri ruoli, per stimolare e cercare punti comuni e convergenze per azioni verso Regione Lombardia affinché si confronti con il territorio”.