CAVENAGO DI BRIANZA – Inseguiti dai Carabinieri, hanno tentato il tutto per tutto provando a forzare il posto di blocco al casello dell’autostrada. Due uomini di nazionalità marocchina, di 25 e 31 anni, sono stati arrestati. Erano in possesso di mezzo chilo di eroina. Dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
I carabinieri della Compagnia di Vimercate, nell’ambito di predisposto servizio per la prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti presso il casello autostradale di Cavenago di Brianza dell’’A4 “Serenissima”, ieri sera verso le 20 hanno visto arrivare un’auto con due soggetti sospetti e si sono posizionati per fermarlo proprio all’interno della corsia delle casse automatiche.
Il conducente della Ford Focus, vistosi accerchiato, non ha esitato ad ingranare la marcia impattando violentemente l’autovettura che aveva ferma davanti spingendola oltre la sbarra del casello venendo bloccato solo dal tempestivo intervento di altro militare che alla guida di un ulteriore veicolo si è posizionato trasversalmente oltre le barriere bloccando le due autovetture. L’immediata reazione dei Carabinieri, che sono riusciti a bloccare i due stranieri, ha permesso di rinvenire a terra del sedile del passeggero un panetto di eroina dal peso di circa 500 grammi.
I due nordafricani dichiarati subito in stato di arresto venivano condotti presso il Comando Compagnia di Vimercate per essere sottoposti ad ulteriori controlli, accertando che erano gravati da numerosi precedenti per reati connessi nell’ambito degli stupefacenti, nonché risultavano essere domiciliati a Vigevano ove nel cuore della notte veniva effettuata una perquisizione domiciliare rinvenendo la somma di 1.500 euro circa ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio, mentre la droga se immesse nelle piazze di spaccio avrebbe sfruttato oltre 20mila euro.
I due extracomunitari, dopo aver passato la notte nelle camere di sicurezza della caserma dell’Arma, l’indomani mattina sono stati accompagnati presso il tribunale di Monza, dove a conclusione dell’udienza, dopo la convalida dell’arresto, per entrambi è stata disposta la misura cautelare in carcere.