MONZA – La Brianza è terra di mobilifici, ma questo era del tutto particolare: perché la famiglia di imprenditori utilizzava l’azienda di produzione di divani per lo stoccaggio di sostanze stupefacenti destinate poi allo spaccio nel territorio di Massa (Massa Carrara). La Direzione distrettuale antimafia di Genova alla fine ha chiesto il giudizio per sei persone, dopo aver svolto approfondite attività di indagini su una presunta associazione dedita al traffico illecito.
Un’indagine durata due anni e che, via via, aveva già portato a quattro arresti, un obbligo di dimora e una denuncia a piede libero. Tra le persone arrestate anche due fratelli di 36 e 45 anni, uno residente in Toscana e l’altro in Lombardia, che dagli inquirenti vengono considerati i promotori dell’organizzazione. Nei guai anche il loro genitore, 73 anni, che avrebbe avuto il compito di fare la spola tra la Brianza e Massa Carrara per il trasporto della droga. La quarta persona arrestata, invece, è un 58enne residente a Massa Carrara, incaricato di ricevere lo stupefacente e di venderlo.
Secondo le indagini, svolte dai Carabinieri di Massa Carrara, l’organizzazione si occupata dell’approvvigionamento di ingenti quantitativi di hashish, marijuana e cocaina dall’estero. Oltre alla piazza di Massa, la droga in parte rimaneva in Brianza e in parte finiva anche a Milano, Monza, Como, Varese e oltre regione a Lucca e a Ravenna.
Durante le indagini erano stati sequestrati 673 chili di marijuana, 134 chili di hashish e una notevole quantità di cocaina.