SEREGNO – Prima la centralissima Basilica San Giuseppe, poi l’abbazia San Benedetto e, infine, il santuario di Santa Valeria. Sono tre gli edifici di culto che, nelle ultime settimane, sono state prese di mira da malviventi. Non si tratta del furto delle solite monetine delle offerte o delle candele. Qui i ladri hanno puntato direttamente sui calici. A rivelarlo è la stessa comunità pastorale San Giovanni Paolo II, attraverso le pagine del “L’Amico della Famiglia”, il periodico che viene distribuito a tutte le famiglie.
“Sono gesti che fanno sempre male – commenta Monsignor Bruno Molinari -. Sono un segno di disistima. Chi ha sottratto questi oggetti probabilmente ha pensato che avessero un valore commerciale e di poter recuperare qualche euro. In realtà il valore è solo affettivo perché sono regali o doni o ricordi di altri sacerdoti”.
Nulla di più vero. Così è per il calice sottratto a don Samuele Marelli, il responsabile della pastorale giovanile cittadina, nella sacrestia della centralissima Basilica San Giuseppe. Il sacrestano lo aveva preparato per la Messa, poi si era assentato un istante. Un paio di minuti di orologio, non di più. Tanto è bastato per il furto: il sacrestano, al suo rientro, si è accorto che il calice era sparito. In un primo momento ha pensato che fosse già stato spostato per la funzione religiosa, ma poi si è presto accorto che si trattava di un furto. Era un calice a cui don Samuele Marelli era particolarmente legato: gli era stato donato in occasione della prima Messa dal suo parroco che, a sua volta, lo aveva ricevuto da un altro religioso in occasione della sua ordinazione sacerdotale. Furto più o meno con le stesse modalità anche nell’abbazia San Benedetto che, purtroppo, in passato è già stata “visitata” da malintenzionati. Anche qui il calice è stato furtivamente sottratto dalla sacrestia.
L’episodio più eclatante riguarda invece il santuario di Santa Valeria: qualcuno si è impossessato del calice, già presente sull’altare, addirittura pochi minuti prima della celebrazione di un funerale. Ladro e sfrontato chi è entrato in azione.
“Le chiese sono sempre sotto tiro – spiega Monsignor Molinari su “L’Amico della Famiglia” -, soprattutto le cassette delle offerte a cui in molti puntano. Cassette che vengono svuotate da noi tutti i giorni. I malintenzionati, per recuperare qualche euro, causano danni superiori all’ammontare del furto”.