AGRATE BRIANZA – Ieri, lunedì 21 febbraio, sono state proclamate 8 ore di sciopero con presidio davanti ai cancelli e con la partecipazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori. La Società Fiav (del gruppo Calvi con sede centrale a Merate) ha deciso dopo anni di crisi, la messa in liquidazione, la chiusura il licenziamento per i 46 dipendenti.
“Calvi – spiegano i sindacati – ha acquistato e trasferito da Lambrate la storica azienda FIAV Mazzacchera (nata nel 1913) e per molti anni ha gestito produzioni particolari senza fare investimenti e piani produttivi se non quelli di spostare attività in altre realtà del gruppo senza pensare a investimenti per produzioni alternative. Ora trova più comodo, dopo essere uscita da un percorso finanziario accidentato, chiudere lo stabilimento di Agrate. Lo sciopero è stato proclamato a seguito delle assemblee con i lavoratori di venerdì 18 febbraio in quanto la proposta aziendale è stata valutata insufficiente”.
– un numero superiore di ricollocati;
– un accordo che preveda un impegno alla ricollocazione da parte delle società del gruppo che duri nel tempo al fine di trovare soluzioni occupazionali per chi avrà difficoltà a trovare un nuovo posto di lavoro;
– un incentivo economico superiore a sostegno economico che le famiglie si troveranno con la perdita del posto di lavoro.