SEVESO – I carabinieri della stazione di Seveso hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dal giudice per le indagini preliminari di Monza nei confronti di un 28enne di Seveso nei confronti del quale sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi ed estorsione perpetrati dal mese di maggio 2020 a oggi in danno del padre 71enne, 73enne e della sorella 31enne.
In particolare il giovane, anche sotto l’effetto e a causa dell’abuso di alcol, di psicofarmaci e di sostanze stupefacenti, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, avrebbe insultato e minacciato i propri familiari con minacce di morte e di altri fatti finanche a spintonarli, a mettere le mani al collo della madre e a spaccare oggetti di uso comune presenti in casa tra cui il telefono della sorella sottraendo loro denaro prelevato dalle loro borse. In tali occasioni – a carattere pressoché quotidiano -, per il clima di terrore creato, i familiari erano costretti ad allontanarsi da casa o a chiudersi a chiave in camera. Così facendo il 28enne avrebbe maltrattato i genitori e la sorella costringendoli a subire continue aggressioni fisiche e morali e così facendoli vivere in uno stato di prostrazione sia fisica che morale.
I familiari sarebbero stati costretti a consegnargli svariate somme di denaro per il pagamento di debiti e per acquistare alcol e sostanze stupefacenti, con procurandosi un ingiusto profitto in danno dei genitori e della sorella.
La fine della terribile storia di vessazioni, percosse, minacce, estorsioni e furti all’interno della famiglia è stata possibile grazie alla forza e al coraggio della sorella che, durante le ultime elezioni amministrative in ottobre, aveva avvicinato un Carabiniere della Compagnia di Seregno, in servizio di vigilanza ai seggi elettorali. In quell’occasione, senza conoscere il militare ma fidandosi della rassicurazione che quella divisa le aveva trasmesso, la 31enne raccontato la forte preoccupazione in cui versava lei e i suoi genitori, a causa delle ripetute richieste di denaro del fratello, che poi sfociavano sempre in atti di violenza e, in taluni casi, a rischio della loro vita.
Dopo quel primo contatto, la 31enne e i propri genitori sono stati invitati in caserma dove hanno formalizzato la denuncia e raccontato i dettagli di anni di violenze fisiche e psicologiche. Dopo l’arresto il 28enne è stato trasferito presso il carcere di Monza.