SEREGNO – Un intervento un po’ particolare al laghetto di San Carlo: l’amministrazione comunale, in pieno accordo con Legambiente Seregno e il Wwf Insubria, ha infatti deciso di intervenire per catturare e spostare altro una quindicina di tartarughe.
Qualcuno, infatti, ha abbandonato diversi esemplari di tartarughe non autoctone e, purtroppo, infestanti. La cattura, pertanto, si è resa necessaria al fine di tutelare la biodiversità in questa area verde.
L’operazione è anche un po’ complessa: a partire da lunedì si provvederà alla manutenzione del verde, previo abbassamento del livello dell’acqua, per procedere poi alla cattura degli esemplari. A oggi non si conosce nemmeno il numero preciso: sono comunque circa una quindicina. Per le operazioni sarà necessario adoperare una vasca dotata di ossigenatore per il trasporto di animali vivi. Le tartarughe saranno poi affidate a una struttura specializzata che se ne prenderà cura.
Operazione indispensabile per continuare a fare vivere il laghetto di San Carlo, situato all’interno del parco “Falcone Borsellino”, tra le scuole di via Pacini e il campo sportivo. Forse non tutti lo conoscono, tuttavia, nei suoi 175 metri quadrati svolge un ruolo prezioso: è luogo di riproduzione di anfibi e custodisce una biodiversità di grande interesse in un ambiente urbano.
Proprio per la sua importanza il laghetto è stato riqualificato nel 2013, evitando l’interramento. Ora è curato grazie a una convenzione firmata dal Comune di Seregno, Legambiente Seregno e Wwf Insubria, rinnovata per altri cinque anni nel 2019: una collaborazione a tre finalizzata al monitoraggio, alla gestione e alla promozione del laghetto.