MONZA – “Sono imbarazzanti le risposte fornite dall’assessore Sassoli per spiegare la differenziata. Quando le è stato chiesto come smaltire il cartone della pizza ha detto che se pulito va nella carta, se sporco deve essere conferito nel secco, se sporco ma lo si sminuzza può essere smaltito nell’umido. In realtà smaltire la carta sporca insieme a quella pulita è del tutto ininfluente per il riciclo. Il problema, vero, è che il metodo di riciclo usato dalla Sangalli è ormai obsoleto e di conseguenza obbliga i cittadini a questa ulteriore differenziazione. Aver aspettato anni per assegnare l’appalto rifiuti, pagare oltre 100 milioni di euro per il servizio e affidarsi a tecnologie superate, la dice lunga su come agisce questa Giunta”. Carlo Abbà (MonzAttiva) si fa interprete del malcontento che in questi giorni si sta diffondendo tra molti cittadini riguardo al tema della nuova raccolta differenziata.
Sulla stessa lunghezza Maria Chiara Pozzi (consigliere comunale di MonzAttiva): “Allevi e Sassoli dicono di aver preso ad esempio altri Comuni, ma ancora non sanno come verrà ripartita la spesa tra le famiglie: se a peso oppure a numero di sacchi usati. Evidentemente non hanno studiato ed è arrivato il momento che prendano ripetizioni. Un servizio così fondamentale per la comunità non può essere lasciato all’improvvisazione. Invece è proprio quello che sta accadendo. #monzapiùsporca non è solo un hashtag, ma è quello che succederà davvero se non si inverte la rotta”.