“È fondamentale accelerare e ripristinare lo smart working in modo diffuso e determinato “. È l’appello di Marco Degli Angeli e Raffaele Erba, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.
“In questi giorni – spiegano – i dati relativi alla diffusione del virus parlano da soli ed è evidente che i numeri cresceranno con la ripartenza dopo le vacanze natalizie. Purtroppo da noi c’è ancora chi parla di privilegio, mentre diversi paesi europei incentivano lo smart working tanto nel settore pubblico quanto in quello privato”.
“Si arriva addirittura a sostenere – afferma Erba – come nel comunicato del dipartimento della funzione pubblica che: ‘Chi sta invocando il lavoro agile generalizzato nella PA non si accontenta di quello regolato, strutturato e flessibile ma chiede il ritorno alla situazione del lockdown di marzo 2020’. Assurdo che in questo momento così critico dove è necessario adottare tutti gli strumenti utili per limitare i contagi c’è chi, invece, preferisce anteporre narrazioni demagogiche all’interesse collettivo”.
La questione verrà portata in Consiglio regionale. “Per questo motivo – spiegano I due esponenti pentastellati -, con una nostra mozione, che presenteremo con carattere d’urgenza martedì 11 gennaio, chiediamo al Consiglio regionale lombardo una presa di posizione decisa in favore di questo indispensabile strumento, partendo dai dipendenti del Consiglio e della Giunta, spingendo all’attuazione della misura oltre l’attuale 49%, e alla giunta di farsi portavoce di queste istanze e dare un segnale forte anche al governo”.
“Solo chi non prende un mezzo pubblico e si trova puntualmente ammassato e stipato come una sardina – conclude Degli Angeli – non si rende conto di quanto sia fondamentale lo smart working. Strumento moderno di prevenzione, che può aiutare la nostra regione e il nostro paese sia in fase di emergenza pandemica, riducendo la mobilità e l’affollamento di uffici e dei mezzi pubblici, ma anche nella quotidianità come strumento di riduzione dell’inquinamento, soprattutto in una regione come la Lombardia, cronicamente sotto stress dal punto di vista ambientale e della qualità dell’aria. L’obiettivo è quello di coniugare la tutela della salute pubblica al proseguimento di tutte le attività del pubblico impiego. Eventuali disservizi dovuti all’assenza di personale rischiano di nuocere davvero alla nostra economia, al contrario dello smart working che, invece, non va ad inficiare affatto sulle attività della Pubblica Amministrazione”.