SEREGNO – L’anno nuovo porta già una graditissima novità: si sta lavorando per la realizzazione del primo parco inclusivo della città. L’area verde era già esistente: è quella dedicata ai “Bambini di Beslan”, le piccole vittime della strage avvenuta in Russia nel 2004. E, per chi conosce bene il territorio cittadino, è anche facile da individuare: si tratta di quella situata davanti alle scuole “Rodari” di via Pacini. Si tratta del plesso situato all’estremità sud del territorio, non lontano dal confine con Desio.
“Il progetto del parco inclusivo mi sta davvero molto a cuore – spiega il sindaco Alberto Rossi -. E la scelta di realizzarlo proprio lì è dovuta al fatto che quelle scuole comprendono la “Scuola speciale” dedicata ai bambini e ai ragazzi con gravi problematiche psicofisiche. Un luogo davvero straordinario: sono rimaste poche scuole di questo tipo in Italia, e rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per tante famiglie della Brianza e non solo che hanno figli con forti disabilità. Negli scorsi mesi, pertanto, quando abbiamo iniziato a ragionare sul progetto del parco giochi inclusivo, accessibile anche a bambini con disabilità, abbiamo pensato che quello fosse lo spazio giusto. Non solo: il luogo dedicato alle piccole vittime della strage della guerra cecena, diventerà diventerà occasione simbolica di ricordo delle vittime innocenti delle guerre dedicando alla loro memoria un luogo di gioia, serenità e gioco inclusivo e aperto a tutti i bambini, a partire da quelli con disabilità”.
Nulla si sa al momento riguardo al completamento dell’opera, ma i lavori sono già partiti. Erano già stati annunciati nella scorsa primavera, con una previsione di spesa pari a 50mila euro. L’emergenza Covid ancora in corso, poi l’iter burocratico, hanno comportato l’allungamento dei tempi. Ora però non ci sono più dubbi: l’amministrazione comunale ha provveduto a spianare il terreno e a mettere a dimora quattordici nuove piante: sei peri e otto aceri. Il sindaco ha voluto essere presente sul posto con Massimiliano Riva (presidente di Gelsia, società che contribuisce in modo significativo per la realizzazione dell’opera) per piantare personalmente il primo albero e dare il via alla fase esecutiva dell’opera.
Tra non molto si passerà alla posa dei giochi. Anche questi rendono tutta particolare e ancora più bella la realizzazione del parco inclusivo, per tutto ciò che sta dietro al loro acquisto. Non si tratta infatti di una banale scelta da catalogo compiuta dai tecnici degli uffici comunali: “Sono stati scelti in maniera partecipata – racconta Rossi – a seguito di un confronto e una condivisione con i genitori dei bambini e dei ragazzi della scuola speciale, per scegliere insieme quelli migliori per le esigenze dei loro figli”.
Ma oltre al coinvolgimento delle famiglie, c’è anche qualcosa in più in questo progetto, un “ingrediente” che lo trasforma in qualcosa di unico e speciale: una partecipazione inaspettata. E’ quella dell’associazione “Gabry Little Hero”, che ha voluto scegliere e donare due giochi. Chi ha buona memoria ricorderà che il piccolo Gabry è un bambino di Milano, figlio di una coppia di amici del sindaco. Proprio il primo cittadino, attraverso la sua seguitissima pagina Facebook, anni fa aveva raccontato la malattia del bambino, che era alla ricerca di donatori di midollo osseo. Di fronte a quel racconto i seregnesi non avevano avuto esitazioni: si erano messi in coda per vedere se tra loro qualcuno poteva essere compatibile. Un gesto bello e commuovente. L’associazione, però, a sua volta ha deciso di ricambiare questo slancio di solidarietà con l’acquisto di due giochi. Perché quel parco inclusivo di via Pacini, così come Seregno si è avvicinata alla famiglia del piccolo Gabry, riuscirà a mettere insieme tutti i bambini e i ragazzi abbattendo ogni forma di barriera.