MONZA – “Abbiamo chiesto il coinvolgimento della Regione, dei Consiglieri presenti e degli assessori competenti Rizzoli e Guidesi per aprire un tavolo di confronto con il livello manageriale sia locale che centrale per provare a creare le condizioni per invertire la tendenza che negli ultimi 3 anni ha visto perdere competenze, delocalizzare funzioni strategiche in Portogallo, indebolire pesantemente i livelli occupazionali che nella sede Italiana di Monza, in Lombardia, si sono ridotti da oltre 300 alle attuali 226 persone”. Così Matteo Moretti (segretario generale della Filcams Cgil di Monza e Brianza), Giulio Fossati (segretario Cgil Monza e Brianza) e Valentina Cappelletti (segretaria Cgil Lombardia).
Prosegue l’impegno delle rappresentanze sindacali nella tutela dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti nella terza procedura di licenziamento collettivo che vede il taglio di 31 posti di lavoro, di cui 21 a Monza ma la richiesta forte alle istituzioni è di provare a usare le energie e il proprio ruolo di condizionamento per aprire una vera discussione sul piano strategico e creare le condizioni per investire sul consolidamento dei livelli occupazionali come leva di responsabilità sociale in una realtà che vede continuamente crescere il fatturato e i margini ma sembra focalizzata a livello manageriale solo sulle quote di mercato e sull’ambito commerciale.
La Commissione si è impegnata attraverso il presidente e il rappresentante della struttura preposta a creare un’interlocuzione tra l’azienda e gli assessorati competenti.
“Chiediamo di essere coinvolti in queste interlocuzioni – affermano i sindacalisti – e monitoreremo l’impegno delle istituzioni e la concretezza di queste iniziative poiché i lavoratori e il territorio meritano risposte all’altezza della complessità dei problemi e crediamo che Adidas costituisca un caso di scuola sul quale provare a costruire una risposta”.