TORINO – Durante l’assemblea di condominio ci si può dire di tutto. O quasi. Di sicuro è possibile urlare al vicino di casa frasi tipo: “Filippino di m…., vai a mangiare le banane”. Così ha deciso un giudice del tribunale di Torino, che ha assolto l’imputato.
La vicenda risale a qualche anno fa. Alla primavera 2018 per l’esattezza, ma i tempi della giustizia hanno portato la questione nell’aula di tribunale in questi giorni.
Un litigio molto acceso tra i due vicini di casa, con i parenti costretti a intervenire per separarli. L’uomo che aveva pronunciato quelle frasi era stato denunciato, anche se il vicino successivamente aveva ritenuto giusto fare marcia indietro e ritirare la querela prima del processo.
Nonostante tutto si è proceduto, poiché c’era l’aggravante dell’odio razziale, che porta a procedere d’ufficio. Il giudice, malgrado le frasi pronunciate allora durante il litigio, ha però deciso che il contesto della lite di condominio non permette di pensare all’odio razziale.