SEREGNO – “L’Auditorium di piazza Risorgimento deve chiudere i battenti per un periodo, spero non troppo lungo, dovendo sottoporsi a una lunga manutenzione straordinaria per alcuni problemi strutturali”. Ci ha pensato direttamente il sindaco Alberto Rossi, attraverso la sua seguitissima pagina Facebook, a rivelare la spiacevole scomoda notizia.
Certezze al momento non ci sono. O, meglio, ce n’è una sola: la pavimentazione della platea de L’Auditorium si è gonfiata e sollevata. “Evidenti danni da infiltrazioni di acqua risalente – commenta il sindaco – come ho già comunicato al Consiglio comunale nell’ultima seduta. Per il ripristino della struttura le prime stime parlano di diverse centinaia di migliaia di euro”.
Soldi, in quel lavoro, ne sono stati messi parecchi. Tra L’Auditorium e la sistemazione della piazza sono 18 milioni di euro complessivamente. In più, notizia proprio dei giorni scorsi, quasi altri 2 milioni di indennizzo all’impresa (1,9 milioni per l’esattezza) quale risarcimento stabilito dal tribunale in seguito alla risoluzione unilaterale del contratto decisa dall’amministrazione guidata allora da Giacinto Mariani. Quindi 20 milioni per avere uno spazio polifunzionale con auditorium e la riqualificazione della piazza, dopo avere scartato l’idea della realizzazione del nuovo municipio.
All’esborso economico, tuttavia, bisogna aggiungere tutto ciò che ha pagato o patito la città in termini di degrado per una vasta area così centrale rimasta zona di cantiere per una quindicina di anni abbondanti. Più le feroci polemiche e le divisioni che un progetto di questo tipo ha inevitabilmente creato.
Da questo punto di vista, però, Rossi getta acqua sul fuoco: “L’Auditorium è una struttura bellissima, e importante per tutti gli eventi che riusciamo ad ospitare, organizzati sia dall’amministrazione che da tante associazioni della nostra città. E, considerando ovviamente l’emergenza pandemica, si è sempre cercato in questi anni di farlo vivere al meglio andando oltre alcune fatiche di utilizzo (assenza di collegamento palco/regia, assenza di un vero impianto audio, richiedendo sempre un service esterno) e cercando di sistemare tutte le altre criticità (da diverse finiture ai montascale per i disabili rotti al primo utilizzo, fino alle prime infiltrazioni)”.
Il primo cittadino, però, non riesce a trattenere il suo disappunto di fronte alla notizia delle infiltrazioni e dei costosi lavori da eseguire a soli quattro anni di distanza dall’apertura de L’Auditorium: “So bene, anzi benissimo, che spesso i lavori pubblici non vanno nella strada in cui si vorrebbe. Ma che un’opera costata 18 milioni di euro abbia bisogno a neanche cinque anni dalla sua inaugurazione di una manutenzione straordinaria così ingente fa venire un po’ di rabbia. Sistemeremo L’Auditorium, certamente, e faremo di tutto perché venga riconsegnato quanto prima alla Città. Ma lasciatemi dire che sono soldi che non spenderemo volentieri. Sono tempo, risorse e personale che dovrà seguire gli interventi, che avremmo voluto destinare ad altri progetti”.
La notizia del danno da sistemare, naturalmente, ha già dato il via a nuove polemiche. Nella pagina Facebook del sindaco c’è chi punta il dito contro la precedente amministrazione, chi invece mette da parte la politica e comunque fa fatica ad accettare una spesa così importante per lavori che già chiedono di correre ai ripari. In ogni caso da più parti viene fatta una richiesta: individuare il colpevole, perché qualcuno paghi per quanto è successo.