SEREGNO – Il pienone degli altri anni è tutt’altra cosa. Il Salone dell’Orientamento scolastico organizzato dal Comune di Seregno, però, anche quest’anno ha fatto la sua parte malgrado tutte le restrizioni imposte dal periodo Covid che stiamo vivendo.
L’iniziativa, che si è svolta venerdì dalle 18 alle 22 e sabato dalle 9 alle 20, è sempre un punto di riferimento per numerosissime famiglie di Seregno e dei Comuni limitrofi. L’organizzazione, del resto, è stata garantita anche con il supporto di altre municipalità brianzole, che hanno deciso di investire in questo momento di primaria importanza per tanti ragazzi.
L’organizzazione è stata perfetta: a tutti è stata data la possibilità di prenotare il momento della visita attraverso un sito Internet messo a disposizione dal Comune di Seregno. Per gli interessati valevano due raccomandazioni: presentarsi soltanto in due (lo studente o studentessa dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado più uno solo dei due genitori) e, naturalmente, essere muniti di Green Pass. Gestione efficace, niente code, massimo rispetto della normativa. L’idea di spostare il Salone dell’Orientamento al PalaSomaschini alla Porada si è rivelata azzeccata, sia per gli spazi a disposizione, sia per le gradinate che permettevano di accogliere chi arrivava con qualche minuto di anticipo. Gli ingressi, infatti, sono stati scaglionati: cento persone all’ora, limite stabilito proprio in base alla capienza dell’impianto. In tutto significa 2.500 ingressi per questa edizione (1.250 studenti e altrettanti genitori), ma è un risultato già importante.
Lo scorso anno l’iniziativa era saltata a causa della seconda ondata del coronavirus e delle immediate restrizioni imposte dal Governo per contenere la diffusione del virus. Il Comune di Seregno e le scuole non si erano persi d’animo: nell’intenzione di fornire comunque un supporto alle famiglie per la scelta della scuola superiore, era stato organizzato un “campus online”, davvero ben studiato e capace di ottenere subito l’apprezzamento degli utenti. Tant’è che quest’anno, malgrado il ritorno del Salone dell’Orientamento in presenza, si è pensato di continuare a garantire anche il servizio online.
Le famiglie hanno apprezzato: nelle prime due settimane di apertura, pur a fronte di una utenza davvero circoscritta (ragazzi di terza media), sono stati più di 1.400 gli utenti unici che hanno deciso di consultare il sito.
Tra venerdì e sabato al PalaSomaschini l’occasione era davvero ghiotta: presenti gli stand di 36 scuole superiori del territorio di Monza e Brianza: dai licei, agli istituti alberghieri, alle scuole di formazione professionale, all’istituto agrario (che ha registrato un interesse decisamente in crescita rispetto agli scorsi anni). Ci sono ragazzi che si sono presentati già con le idee chiare, in cerca di conferme, ma non sono mancati quelli inevitabilmente spaesati che hanno voluto dare un’occhiata all’offerta formativa di più scuole nel tentativo di chiarirsi le idee sul futuro da scegliere a breve. A disposizione di tutti c’erano docenti, in alcuni casi anche alunni pronti a raccontare l’esperienza diretta della loro quotidianità e degli sbocchi che offre il loro percorso di studi.
La speranza è che tutti possano avere avuto l’occasione giusta per maturare una convinzione personale. Tutti i genitori e i ragazzi, però, sono usciti dal PalaSomaschini con due certezza: la prima è che il Salone dell’Orientamento è davvero un’iniziativa unica; la seconda è che il territorio di Monza e Brianza ha molto da offrire, per quantità, diversità e qualità, anche dal punto di vista della formazione personale.