SEREGNO – La città di Seregno sempre più attenta, sempre più solidale, sempre più capace di guardare le persone che si trovano in una situazione di disagio economico e sociale. È stato attivato ormai da qualche giorno il “Piano Freddo 2021-22”. Una iniziativa che, grazie a un nutrito gruppo di volontari è diventata ormai una bella consuetudine, sostenuta in modo convinto anche dall’amministrazione comunale, rivolta da quest’anno anche alle donne.
Un’attività che per gli osservatori esterni appare quasi una banalità, ma la realtà è di tutt’altro tipo: perché non basta essere capaci di intercettare il bisogno, occorre anche essere in grado di dare una risposta adeguata. Senza dimenticare, oltretutto, che i senzatetto non sono abituati a una vita fatta di agi e che, per scelta, spesso prediligono trascorrere le notti al gelo.
Un paio di anni fa il sindaco Alberto Rossi commentava con soddisfazione i risultati ottenuti dai volontari, capaci di avvicinare le persone in difficoltà e di convincerle a dormire negli spazi messi a disposizione dal “Don Orione”. Erano tra le quindici e le venti persone, a fronte di una quarantina di senzatetto stimati nell’intero territorio comunale. Il sindaco, per aiutarli, si era anche offerto di realizzare una struttura spartana: una tettoia all’aperto, con brandine, all’interno del “Don Orione” o di un’altra proprietà, una soluzione un po’ a metà strada tra il marciapiede e una camera, per riuscire a intercettare un numero maggiore di persone.
I volontari, però, nel frattempo hanno fatto miracoli. E la situazione è radicalmente cambiata. È cambiata anche la sede del “Piano Freddo”: ora non si va più al pur accogliente “Don Orione”, c’è la Casa della Carità in via Alfieri. Il “Piano Freddo”, insomma, è entrato fin dall’inizio a pieno titolo in questo ampio progetto di solidarietà promosso dalla comunità pastorale, unico nella sua offerta in tutta la provincia di Monza e Brianza, luogo dove non solo si assiste la persona in tutte le sue necessità ma, soprattutto, si cerca di restituirle la sua dignità.
Ed ecco dunque che in questo immobile sono state ricavate le camere da mettere a disposizione dei senzatetto perché possano affrontare e superare il periodo per loro più difficile dell’anno.
“Sono venti posti letto per persone senza fissa dimora durante i mesi invernali – commenta il sindaco -. È un progetto in cui crediamo molto, e che sosteniamo come amministrazione, per la possibilità che offre alle persone più deboli della nostra comunità di avere un posto caldo e sicuro dove dormire, un pasto cucinato e la possibilità di accedere al servizio docce, mettendosi al riparo nel periodo più freddo dell’anno. Per la prima volta, il servizio è attivo con degli spazi dedicati alle donne. Avere un volontariato così pieno di vita, capace di venire incontro ai bisogni di più fragili prendendoli per mano è qualcosa che fa onore alla nostra città, e indica un cammino su cui continuare a lavorare, per rendere la nostra comunità sempre più attenta alle persone”.