MILANO – L’avvio della ‘fase 3’, ovvero la terza dose per i più fragili, permetterà di proteggere 150.000 pazienti immunocompromessi. Consentirà inoltre di avere una fotografia sull’andamento attuale della campagna vaccinale anti-Covid. Tutto ciò certifica l’importante traguardo raggiunto dalla Lombardia con circa 14,6 milioni di dosi somministrate. Questi, in sintesi, i temi al centro della conferenza stampa cui hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, la vicepresidente e assessore al Welfare, l’assessore al Territorio e Protezione civile e il coordinatore della campagna vaccinale lombarda.
“Le nuove disposizione sul green pass – ha dichiarato Letizia Moratti, vicepresidente con delega al Welfare – hanno richiesto di rendere disponibili nuove vaccinazioni per 1° dosi, per cui è prevista dall’1 ottobre al 30 ottobre una fase di transizione. Inizia quindi la Fase 3 con circa 2.000 somministrazioni al giorno a pazienti immunocompromessi per la prima”.
“La Fase 3 – ha continuato – sarà temporalmente sovrapposta alla Fase di transizione e alla Fase di vaccinazione antinfluenzale. Impiegherà, infatti, le stesse strutture e risorse con il coordinamento di tutti gli attori coinvolti. Si passa quindi, progressivamente, da una situazione di emergenza ad una di normale operatività. Tutto ciò attraverso una logica di razionalizzazione ed efficientamento.
Il ciclo vaccinale a 3 dosi è previsto per le persone immunocompromesse , ad esempio trapiantati e gravi immunodepressi. La dose addizionale deve essere somministrata almeno dopo 4 settimane dalla seconda dose.
Partirà dopo il ‘via libera’ del commissario Figliuolo il richiamo con una 3° dose per i 680.00 over80, gli 80.000 ospiti delle Rsa e i 396.000 operatori sanitari. Per queste categorie, il richiamo è previsto dopo almeno 6 mesi dalla seconda dose. È utilizzabile indifferentemente uno dei vaccini mRNA.
Il sistema di prenotazione e registrazione sarà sempre gestito da Poste tramite ‘agenda dedicata’. È comunque possibile effettuare la prenotazione presso le farmacie aderenti.
La somministrazione al personale sanitario sarà effettuata presso la propria struttura ospedaliera.
Gli ospiti delle Rsa riceveranno la somministrazione presso la struttura in cui si trovano.