SEVESO – Alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre scende in campo anche il Movimento 5 Stelle. Nessuna alleanza, si presenta con una sua lista guidata da Massimiliano Albericci. Un nome non nuovo per l’elettorato sevesino e per chi ha buona memoria: Albericci, infatti, era stato il candidato pentastellato anche alle amministrative del 2013, quelle in cui aveva ottenuto il maggior numero di preferenze Paolo Butti, riportando così il centrosinistra alla guida della città dopo quindici anni.
Corsi e ricorsi della storia: alla precedente esperienza di centrosinistra vicesindaco era quel Gianluigi Malerba che oggi, nella stessa coalizione, punta alla poltrona più importante della città. Albericci si ricandida un’altra volta dopo la fine anticipata dell’esperienza di Luca Allievi, che nel 2013 aveva la delega di assessore al Bilancio (non approvato, quindi con il commissariamento della città) e quest’anno ha detto stop nelle vesti di sindaco, con il gesto ormai noto a tutti delle dimissioni presentate all’inizio del mese di luglio e diventate poi irrevocabili venti giorni più tardi.
Albericci è uno dei fondatori del gruppo sevesino del Movimento 5 Stelle. Nel 2013 non era riuscito nemmeno a entrare in Consiglio comunale, ma non aveva mai abbandonato la politica sevesina. Aveva fatto sempre sentire la sua voce attraverso i social network, soprattutto attraverso la pagina “Seveso tribuna politica”. Sempre presente, mai sopra le righe, interessato a stimolare un dibattito sui vari problemi della città.
La sua candidatura è una doppia sorpresa per tutti, anche per chi segue con passione la vita politica locale. Innanzitutto perché, dopo le dimissioni del sindaco Allievi, si dava per scontata a un’alleanza tra il Movimento 5 Stelle e il centrosinistra: non solo perché a livello nazionale si va un po’ in questa direzione, ma anche perché anche a Seveso gli ultimi comunicati prima dell’arrivo del commissario prefettizio, erano sempre condivisi da Partito Democratico, “Lista Butti” e Movimento 5 Stelle. Arrivati al dunque, al momento della scelta di proseguire insieme, evidentemente gli esponenti pentastellati e il Pd non hanno trovato una base comune su cui confrontarsi per presentarsi uniti davanti all’elettorato. Il secondo motivo di sorpresa, invece, è dato dal fatto che nessuno si sarebbe mai immaginato una ricandidatura di Albericci. Forse non se lo aspettava neanche lui: sperava che altri del Movimento facessero un passo avanti per proporre la loro candidatura. Alla fine hanno prevalso la sua leadership e lo spirito di servizio.
“Correremo da soli – afferma Albericci senza perdersi in polemiche con gli avversari e senza fare promesse –. Proviamo ad offrire un punto di vista diverso a Seveso, con proposte da buon padre di famiglia: “semplici”, sostenibili, a ridotto impatto economico e finanziario, ma di sicura utilità per tutti. Questa la nostra idea di come si amministra e su queste basi chiederemo la fiducia degli elettori e delle loro famiglie.