MILANO – 51 milioni di euro di Iva evasa e almeno 153 milioni di relative sanzioni. Sono i numeri dell’accertamento concluso in questi giorni dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Perugia e contestato ad una società di Milano operante nella vendita di prodotti petroliferi provenienti da Paesi UE (Romania, Repubblica Ceca, Croazia) destinati per una cospicua parte al mercato umbro.
La complessa verifica ha trovato riscontro dall’esame della imponente documentazione sequestrata su ordine della Procura della Repubblica di Perugia, nonché dalle analisi ricavate da banche dati e iniziative di intelligence portate a termine dai funzionari.
Sono stati così ricostruiti i volumi di prodotto commercializzato, la provenienza e l’ammontare complessivo della frode realizzata, che in fase penale era stata stimata intorno ai 110 milioni di euro tra evasione (100 milioni) e riciclaggio di proventi illeciti (10 milioni), ma che questo ulteriore accertamento ha consentito di constatare in un ammontare complessivo ben superiore.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha provveduto a notificare gli atti alla gestione della società milanese, mentre sono in corso di formalizzazione quelli propedeutici al recupero dell’ingente evasione e all’irrogazione delle relative sanzioni amministrative.