GIUSSANO – Un servizio educativo considerato indispensabile e da sostenere: l’amministrazione comunale ha deciso di mettere mano al portafogli per aiutare le scuole d’infanzia paritarie. L’aiuto, negli anni, non è mai venuto meno a dire il vero. Stavolta, però, le condizioni sono completamente diverse: l’emergenza Covid ha notevolmente influito anche sull’attività delle strutture educative, mettendole a dura prova per quanto riguarda le spese da sostenere per poter rispettare la normativa finalizzata al contenimento della diffusione del virus. La convenzione, pertanto, sarà firmata con convinzione ancora maggiore.
Due gli accordi che il Comune si appresta a sottoscrivere. Il primo è con le paritarie “L. Proserpio” di via Stelvio, “Immacolata” di via San Giovanni Bosco, “Divina provvidenza” di via XXIV Maggio gestite dalla comunità pastorale, e “Maria Bambina” di via Madonnina, gestita dalla Cooperativa Fraternità Capitanio con sede a Monza.
Il contributo quantificato per l’anno 2021/22 è di 268.200 euro. Il criterio individuato è quello di versare il 40 per cento in base alle sezioni attive, mentre il 60 per cento è stato calcolato sul numero dei bambini iscritti. Sarà corrisposto in due rate (15 gennaio e 15 giugno).
Anche per la comunità pastorale, naturalmente, ci saranno obblighi. Non riguardano soltanto il numero dei bambini per ogni classe (in base all’accordo dovrà essere da un minimo 15 fino a un massimo di 27), ma soprattutto le rette mensili nell’intento di aiutare le famiglie giussanesi: in base alla convenzione si stabilisce un massimo di 175 euro mensili (retta comprensiva anche dei pasti); sono 155 euro per i fratelli dopo il primo e per i nuclei familiari che presentano una attestazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 15.494 euro.
L’altra convenzione, invece, sarà sottoscritta con la paritaria “Giuseppe Aliprandi”. In questo caso l’impegno dell’amministrazione comunale è di 191.300 euro. Identiche le date di versamento del contributo, così come la finalità di contenere il più possibile le rette delle famiglie e le spese per il personale. Le rette, naturalmente, saranno le stesse delle scuole paritarie parrocchiali.