MONZA – In data 21 luglio si è svolto un incontro sindacale richiesto dai rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici di Adac Service Italia e dalla Filcams territoriale con la direzione italiana. A seguito delle sollecitazioni del consiglio di amministrazione “Vorstand” di Adac (alle richieste dei lavoratori che tramite la RSA e la FILCAMS hanno scritto per ben 2 volte al Präsidium, organismo di controllo dell’automobile Club tedesco) che invitava a riaprire il confronto con la direzione locale, “responsabile della trasformazione locale in atto” i sindacati hanno chiesto, anche in previsione della riunione del EAV, comitato aziendale europeo di Adac che si svolgerà a Monaco la settimana prossima, di proseguire con il confronto sindacale.
“È emersa come temevamo – affermano i sindacati – la strumentalità e la volontà di scaricare le responsabilità da parte della casa madre tedesca sulla direzione locale che ha dichiarato di non poter incidere sulla decisione assunta e comunicata ufficialmente di: delocalizzare le attività del settore sanitario con maggior valore aggiunto in Spagna, trasferire alla Grecia la gestione della prima presa in carico dei soci, azzerare il servizio dei turni notturni dalla prossima stagione e trasferire in Germania le attività dell’amministrazione. A seguito di queste conferme e del fermo proposito dei lavoratori e delle lavoratrici di non voler subire passivamente una riorganizzazione che conseguentemente prevede la perdita di occupazione, dei servizi di qualità e delle competenze costruite in Italia abbiamo nuovamente evidenziato la pericolosità di questa riorganizzazione che se confermata avrebbe effetti di forte riduzione del valore aggiunto e dei volumi di attività e conseguenze occupazionali irreversibili con numerosi licenziamenti ( le attività oggetto del taglio impiegano circa 20 persone ) oltre alle mancate assunzioni degli stagionali già da questa estate che impediscono ai giovani di trovare un impiego estivo di qualità”.
“Pertanto – spiegano i sindacati – rinnoviamo tutte le nostre preoccupazioni e le richieste di cambiamento del piano e, in assenza di un’interlocuzione per modificare tale piano o dell’introduzione di elementi compensativi che conservino i livelli occupazionali per i prossimi anni, proclamiamo lo stato di agitazione riservandoci ogni iniziativa sindacale e comunichiamo il blocco dello straordinario che è stato richiesto in questi giorni dalla direzione per far fronte ai picchi di attività dovuti alla forte presenza dei turisti tedeschi in Italia”.
“Abbiamo inviato in data odierna – aggiungono -, tramite la categoria nazionale Filcams Cgil e con il supporto della confederazione e del Segretario Landini che ha incontrato una delegazione dei lavoratori Adac al presidio dei Lavoratori della Gianetti Ruote, una richiesta di incontro formale al Ministro del Turismo del Governo Italiano convinti che si debba attivare un’azione diplomatica su questa vicenda per modificare il piano dell’ automobile club tedesco. Infatti siamo di fronte ad un forte contrasto con i propositi e le azioni del Governo che prevede forti investimenti nel PNRR sul settore del Turismo e che non può permettere che venga compromessa a fronte dell’aumento dei volumi dei flussi turistici dalla Germania la perdita di occupazione qualificata e prevalentemente femminile causata dalla scelta di delocalizzare per assumere in altri paesi d’Europa. Inoltre ACI, l’automobile club italiano che è un ente statale ha forti interessi e legami con gli altri club europei tra cui Adac e anche l’operazione di trasferimento delle attività in Grecia comporta dei vantaggi nel volume di affari del club italiano che acquisisce la gestione delle attività sul territorio per le chiamate gestite dalla Grecia. Crediamo che negli scambi tra i club non siano stati considerati anche gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori italiani che perderanno il lavoro e il nostro ruolo ci impone di denunciare e di impegnarci insieme ai lavoratori chiedendo alle Istituzioni il medesimo sforzo”.