MILANO – Trasferito in altra località, con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Così ha deciso il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano nei confronti di un seminarista di 26 anni, incaricato di gestire un oratorio in provincia, che deve rispondere dell’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una 15enne e di produzione di materiale pedopornografico.
Il giudice ha respinto la richiesta dell’arresto del seminarista, che era stata avanzata dalla Procura.
Secondo le ricostruzioni il seminarista, in qualità di educatore dell’oratorio, aveva conquistato la fiducia della ragazzina. Da due parole di conforto si sarebbe passati presto allo scambio di messaggi su whatsapp e sui social network, spingendosi alla fine anche decisamente oltre.
La ragazza era poi finita in ospedale, ricoverata per diverse settimane anche a causa del forte choc. Proprio nella struttura sanitaria pare si sia lentamente fidata del personale medico e infermieristico che aveva attorno, raccontando quanto aveva subito.
Per il seminarista è scattato il trasferimento in un’altra località in attesa di fare piena chiarezza sull’accaduto in sede giudiziaria.