SEREGNO – Deve prevalere l’interesse dei commercianti o la priorità resta per tutti la sicurezza? E’ l’interrogativo ribadito a lungo nell’aula consiliare, durante la seduta di giovedì, quando si è parlato diffusamente del problema dei baby vandali ma, ben presto, l’argomento è stato declinato in tutte le sue sfaccettature. Compreso il problema Covid con il rischio di diffusione del virus.
A mettere sul tavolo questo problema è stato Tiziano Mariani (leader della lista civica “Noi x Seregno”), che ha subito lanciato l’avvertimento: “La pandemia non è finita, credo che su questo siamo tutti d’accordo. Non mi si venga a dire che ora vale la regola del “liberi tutti”, perché lo riterrei inaccettabile. Ecco, alla luce di queste premesse, mi spiace davvero dover rilevare che nel fine settimana il nostro centro cittadino si è trasformato in un ring. Non solo: apprendo dal sindaco Alberto Rossi che sono state contate circa 14mila presenze. È opportuno in questo periodo Covid? Non voglio dire che bisogna stare in casa, di certo tutti sentiamo l’esigenza di muoverci. Ma abbiamo anche visto che il virus è in grado di diffondersi velocemente. Io non credo sia giusto organizzare iniziative per richiamare il maggior numero possibile di persone. Non si può fare tutto. E, del resto, mi pare che l’amministrazione comunale non abbia nemmeno un piano organico funzionale rispetto a quello che si sta facendo per sconfiggere la pandemia”.
La sua obiezione va esattamente nella stessa direzione delle critiche mosse da Maria Gabriella Cadorin (Lega) che, a fronte della polemica sull’iniziativa di ViviSeregno e sulle serate dedicate allo street food, ha posto una domanda tutt’altro che marginale: “E’ stato identificato un Covid manager qualificato, così come prevede la normativa, per questo genere di manifestazioni?”.
Argomentazioni che hanno trovato sensibile Ilaria Cerqua (capogruppo di Forza Italia): “I consiglieri hanno posto la questione in modo serio, necessita di una riflessione su come la città debba essere gestita da qui in prospettiva. I problemi di sicurezza ci sono, anche in merito al contrasto della diffusione del Covid. Non si può rinunciare a tutto, ma bisogna ponderare la questione in modo serio. Caricare la città di eventi in una estate normale è consuetudine. Queta però non è una estate come tante altre. All’atto pratico bisogna essere realisti. Siamo in una fase transitoria”.
Al centro del dibattito, naturalmente, anche la presenza dei baby teppisti, che non lasciano dormire sonni tranquilli ai residenti, agli amministratori comunali e alle forze dell’ordine. Per quanto riguarda questo aspetto, però, il sindaco Alberto Rossi ha voluto fornire garanzie: “La Polizia locale in passato non è mai stata così presente. Nell’ultimo weekend sono stati eseguiti quattro fermi di Polizia, gli agenti hanno lavorato fino alle 4.35 del mattino. I Carabinieri il weekend precedente hanno sanzionato i locali, uno vendeva alcolici ai minori. Dal punto di vista della sicurezza è ingeneroso dire che non si stanno ottenendo risultati. Le 13mila persone che arrivano sono una massa che genera guadagno, ma che fa anche rumore e lascia rifiuti. Un po’ come quella che va al Forum di Assago che, dopo i concerti, non è mai in ottime condizioni. La nostra attenzione resta alta su tutti i fronti. Faccio però un po’ fatica a capire chi chiedeva di fare il pranzo di Ferragosto lo scorso anno per gli anziani, nel pieno del periodo Covid, e ora che c’è il vaccino e siamo più sicuri chiede di porre un freno alle iniziative”.