CARATE BRIANZA – “La priorità adesso è quella di completare la campagna vaccinale. Aprire la discoteca in questo momento per me non cambia proprio nulla. Avere tutti i brianzoli a posto con il vaccino, invece, significa molto per tutti. Avanti così cercando di intercettare tutti quelli che non si sono ancora sottoposti alla somministrazione delle dosi”. Egidio Motta, dopo aver messo gratuitamente a disposizione gli spazi del Polaris per dare un’accelerata alla campagna vaccinale e per raggiungere il prima possibile l’immunità di gregge, non solo non è pentito della scelta fatta, ma mette anche in secondo piano l’eventualità dell’apertura della discoteca.
“Onestamente su questo tema abbiamo sentito di tutto – racconta Motta – tra restrizioni, nuovi protocolli, date e rinvii. Per me, arrivati a questo punto della stagione, aprire a metà luglio non porta alcun beneficio. Tra l’altro le restrizioni attualmente in vigore, che impongono un limite agli ingressi per cercare di contenere la diffusione del virus, per noi sarebbero anche molto penalizzanti. Porre un tetto massimo di mille persone all’aperto e cinquecento al chiuso, significa impedirci di organizzare la stagione”.
Il Polaris, nel frattempo, accanto all’hub vaccinale ha fatto riaprire la parte dell’intrattenimento. “Il bar è in funzione – racconta Motta – senza musica dal vivo, con luci fisse, senza la possibilità di ballare. Si può comunque venire qui, divertirsi in compagnia, senza l’attività da discoteca. Con eventuali aperture da parte del Governo provvederemmo a installare anche la pista per il ballo e a rafforzare la parte dell’intrattenimento, ma onestamente per noi cambierebbe ben poco”.
Per Motta la priorità in questo momento è continuare l’attività di vaccinazione. “Il Polaris è stato messo a disposizione fino al mese di ottobre, indipendentemente dalle restrizioni o dalle concessioni del Governo. Con tutti i brianzoli vaccinati di sicuro non avremmo più problemi in futuro a riprendere le normali attività, discoteca compresa, ma in totale sicurezza. Qui le vaccinazioni vanno a gonfie vele, siamo arrivati a poco meno i 200mila. Credo di aver fatto la mia parte, anche se sono stato ingiustamente criticato, mettendo struttura e soldi a beneficio della collettività. Ho dato lo spazio che utilizziamo sempre per i grandi eventi, ho messo a disposizione anche il piano seminterrato, ma al momento le autorità sanitarie hanno ritenuto di non dovere allestire altre linee per le vaccinazioni. Confido nell’introduzione del “green pass” per far sì che tutti si sentano in dovere di fare il vaccino per evitare di subire limitazioni nella loro quotidianità. L’interesse pubblico viene prima delle scelte personali e dell’apertura della discoteca in mancanza di sicurezza”.