TRIUGGIO – Mercoledì 16 giugno, la Polizia di Stato, nell’ambito di un’attività di contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, svolta tra le province di Bergamo e Monza, è riuscita a trovare a Triuggio più i 60 chili di hashish. In manette tre cittadini marocchini: una donna di 26 anni dimorante di fatto a Canonica D’Adda (Bergamo) e due uomini, uno di 36 anni residente a Cavenago di Brianza (Monza e Brianza) e uno di 27 anni senza fissa dimora. Tutti già noti alla giustizia.
Gli agenti della Squadra Mobile di Milano, a seguito di un’attenta attività di osservazione e pedinamento della donna marocchina, dall’apparenza insospettabile, sono riusciti ad individuare prima la sua effettiva dimora nella bergamasca ed in seguito un appartamento a Triuggio, in uso alla stessa, adibito a vero e proprio deposito della droga con la quale, con l’aiuto dei suoi complici, riforniva le piazze di spaccio di Milano e Monza .
Gli agenti, seguendo da alcuni giorni gli spostamenti della donna che faceva la spola tra le sue dimore e l’area a cavallo tra Milano e Monza, l’hanno vista incontrarsi con il suo complice brianzolo in un centro commerciale per poi spostarsi con la vettura di questi a Monza nei pressi di un parcheggio vicino allo stadio dove sono stati raggiunti dal loro connazionale, al quale hanno consegnato circa 2 chili di hashish suddivisi in 20 panetti.
Subito i poliziotti hanno fermato i tre ed eseguito tutta una serie di accertamenti che, nonostante l’atteggiamento omertoso degli arrestati, hanno permesso di individuare il nascondiglio utilizzato dalla donna per la sostanza stupefacente, ovvero l’appartamento di Triuggio, dove sono stati trovati e sequestrati 62,7 chili di hashish suddivisi in più 300 involucri sferici di coloro rosso.
Proprio il confezionamento appare una novità nel panorama della spaccio al dettaglio: si tratta di blocchi di hashish che si incastrano formando una sfera marchiata “Xbox” rivestita di nastro rosso acceso, simulando le sfere incandescenti dei noti videogames da guerra.