SEREGNO – Gli esami di maturità inizieranno domani, ma i ragazzi dell’alberghiero del Collegio Ballerini affronteranno le prove con serenità. Soprattutto con un contratto di lavoro già in tasca, in diversi casi anche con un’assunzione a tempo indeterminato. Piovono le offerte di lavoro sulla scuola seregnese dove i professori, oltre a insegnare tutti i segreti dei mestieri del food & beverage, a loro volta “sfornano” ogni anno eccellenze del settore. Non è un caso se, in un’annata particolare come questa, dove manca il personale qualificato negli hotel e nei ristoranti, il Ballerini sia stato preso d’assalto per chiedere personale. In molti casi si tratta di lavori stagionali, per l’intera estate, in altri casi c’è già un futuro garantito dietro ai fornelli. In strutture di prim’ordine, conosciute a livello internazionale: da “Villa D’Este” a Cernobbio al ristorante tre stelle Michelin “Da Vittorio”.
“E’ un lungo lavoro che dà i suoi frutti – commenta Giovanni Guadagno, vicepreside del Ballerini, responsabile dell’istituto alberghiero, figura di primo piano della Federazione Italiana Cuochi e miglior professionista dell’anno 2017 – e che deve invitare i ragazzi e le famiglie a fare qualche riflessione. Mi riferisco al percorso di studi da intraprendere dopo la scuola media. I ragazzi un po’ disorientati, i genitori che puntano alla scuola dove si fa meno fatica. Ecco, spero che quanto sta accadendo oggi aiuti a comprendere che il settore della ristorazione non è un ripiego, bensì un’ottima possibilità in un settore in forte crescita. Bisogna smetterla con i luoghi comuni: purtroppo si è portati a pensare che la scuola insegna a fare due piatti, nulla di più. Io evidenzio che si acquisiscono competenti importanti, si esce con un ottimo bagaglio culturale che non preclude altri percorso universitari e che, intanto, dà possibilità di impiego. Non è poco”.
Difficile dargli torto. I numeri sono tutti dalla sua parte. Una settantina di ragazzi impiegati negli stage nei più importanti ristoranti del nord Italia già durante il periodo delle lezioni. I maturandi, una quarantina, già tutti chiamati da strutture alberghiere e ristoranti in tutta Italia, Svizzera e Germania.
“Le richieste che si sono arrivate – spiega Guadagno – sono più del doppio rispetto al solito. Non per motivi economici: questi ragazzi vanno in strutture eccellenti, perché purtroppo con il Covid le pensioncine a struttura familiare sono state le prime a chiudere i battenti. Il fatto è che le strutture di livello, con la ripartenza, vogliono solo personale formato, non gente che si improvvisa del mestiere”.
Lui, da chef e da docente, già a febbraio aveva iniziato a contattare i food & beverage manager di catene internazionali. “Gente che cerca personale in prospettiva – racconta Guadagno -. Però sono stupito. Perché quest’anno ci chiedono tante persone in ogni struttura. Chi pensa che fare l’alberghiero sia l’ultima spiaggia, provi a chiedersi se non è opportunità. I cuochi e i camerieri italiani sono apprezzati nel mondo”.
Il Ballerini, intanto, anche in questi inserimenti lavorativi dimostra di avere una marcia in più. Innanzitutto con l’offerta formativa di primo livello, che va oltre le normali ore di lezione: uno studente, dopo i corsi sul vino con Aspi, ha trovato impiego in un ristorante stellato come sommelier junior. E poi l’attenzione continua per i ragazzi: durante l’esperienza lavorativa sono seguiti a distanza. Una telefonata, una mail, non mancano mai. Perché qui gli studenti non hanno solo il contratto in tasca: in ogni momento hanno anche il Ballerini alle spalle per ogni necessità.