SEREGNO – La città di Seregno avrà un secondo un ufficio postale. Non presto, ma tutto lascia pensare che si stia andando in questa direzione, per garantire ai cittadini un servizio finalmente all’altezza.
“Settimana scorsa – spiega il sindaco Alberto Rossi – ho avuto un incontro con i vertici di Poste Italiane che sono venuti qui in città per rendersi conto della situazione. Anche questo è un fatto positivo, visto vengono a Seregno per la prima volta in assoluto. Abbiamo ribadito il nostro desiderio di poter ospitare nei nostri confini un secondo ufficio postale”.
Rossi già prima della seconda ondata aveva preso carta e penna per avanzare questa richiesta. I numeri sono dalla sua: una città con 45mila abitanti, la terza per popolazione in tutta la provincia di Monza e Brianza, si basa su uno solo ufficio postale. E, proprio accanto a Seregno, ci sono realtà più piccole, anche con la metà degli abitanti, che hanno invece due sportelli. Oltre al discorso di rapporti numerici, tuttavia, Seregno mette in campo un “peso” non indifferente dal punto di vista dell’economia e dei servizi offerti.
Il sindaco aveva rivelato pubblicamente questa sua intenzione ai cittadini, spiegando che il Comune non ha voce in capitolo sulla decisione finale, ma anche aggiungendo che avrebbe fatto di tutto per portare a casa il risultato. L’emergenza Covid, con la necessità del distanziamento e dei servizi garantiti su prenotazione, del resto ha ulteriormente appesantito la situazione seregnese causando lunghe code e notevoli disagi.
Non si è mai parlato pubblicamente, invece, della collocazione di questo secondo ufficio postale. Qui, del resto, tutto è condizionato dalle valutazioni che deve fare Poste Italiane su distanze, bacino di utenza, spazi disponibili, parcheggi in zona.
“Dopo l’incontro avuto con i responsabili – racconta Rossi – devo dire che mi è stata manifestata la loro volontà di assecondare la nostra richiesta. Non credo però che si possa ottenere a breve questo risultato. C’è ancora un lavoro lungo davanti a noi”.