CODOGNO – Una delegazione di 55 tra studenti e insegnanti degli istituti superiori Ambrosoli, Calamandrei e Merli di Codogno (Lodi) sono stati ricevuti ieri alle 12, in udienza privata, da Papa Francesco nella sala Clementina in Vaticano.
“Appena ricevuta la vostra proposta – ha detto loro il sommo Pontefice, secondo quanto riportato dal sito del Vaticano – avevo visto che era importante accoglierla perché la vostra scuola, nel contesto di questa dura prova, rappresenta un segno di speranza. Prima di tutto perché è una scuola, cioè un luogo educativo per eccellenza. E secondo, nello specifico, perché è un istituto tecnico-professionale, cioè prepara direttamente i giovani al lavoro. E proprio il lavoro, l’occupazione, è una delle vittime di questa pandemia. Dunque siete un doppio segno di speranza. Ma se lo siete concretamente è perché non vi siete mai persi d’animo. questo è decisivo. Mi congratulo con voi”.
“Ci ha accolti come si ricevono gli amici – ha spiegato la dirigente scolastica Antonia Rizzi -. Il Papa ha voluto anche salutare e ascoltare con attenzione, singolarmente, ognuno di noi. Noi, tra i doni, gli abbiamo portato anche i tradizionali ‘biscotti di Codogno’ e un crocefisso in metallo forgiato dagli studenti con incise le poesie scritte da molti tra i presenti, espressione delle tante difficoltà e paure vissute nei giorni del primo lockdown d’Italia. Il Papa ha donato a ogni membro della delegazione un rosario”. (Ansa)