SEREGNO – “In futuro si vedranno i benefici con la linea Internet ad alta velocità. Per il momento, però, nelle strade cittadine sono rischi quotidiani. Il cantiere di Open Fiber, insomma, crea enormi problemi di sicurezza”. Lo sfogo è di Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega, che punta il dito proprio sui rischi per gli automobilisti e per i pedoni.
“Qui non è questione di qualche buca – spiega Trezzi – o di qualche disagio in vista di benefici futuri. Io al Lazzaretto ho rischiato di fare un incidente frontale. L’impresa lavora in tutta la città senza l’impiego dei movieri. Quasi ovunque si vedono quattro birilli, in barba alla sicurezza di chi circola in strada. In questi giorni è così anche in via Magenta e via Parini”.
Per il capogruppo della Lega la situazione è da gestire in modo ben diverso, sia da parte dell’amministrazione comunale sia dell’impresa. L’impressione è che tutto sia permesso. Addirittura l’impresa ha creato un deposito in via Stefano da Seregno davanti ai frati, ma sta lavorando davanti alla stazione. Immaginate cosa significhi vedere una ruspa che ogni volta fa 2 chilometri lungo le strade principali della città”.
E poi, per Trezzi, anche il problema delle strade una volta ultimati i lavori: “Non mi va di fare l’esperto – afferma – mi basta evidenziare che una mia cliente attraversando la strada si è fratturata una caviglia a causa delle buche. Anche il ripristino del manto stradale non mi sembra fatto a regola d’arte. Ovviamente mi sono recato dalla Polizia locale per segnalare quanto sta accadendo al Comandante. Spero che si possa intervenire al più presto per regolamentare tutta l’attività di cantiere”.
Per il consigliere comunale tutta la situazione si traduce in preoccupazione: “Quando ho sollevato la questione in Consiglio comunale l’assessore Giuseppe Borgonovo, che ha la delega ai Lavori pubblici e alla Manutenzione, mi ha risposto che questo intervento durerà due anni. In queste condizioni, con automobilisti e pedoni a rischio, lo ritengo francamente inaccettabile. La sicurezza dei cittadini viene prima di una linea Internet e di qualsiasi altra considerazione”.