“Il nemico è il covid, non Regione Lombardia”. Così sul suo blog Andrea Monti, vicecapogruppo della Lega in Regione Lombardia, risponde alle accuse del Partito Democratico che critica l’operato della Giunta Fontana relativamente alla campagna vaccinale.
“Lunedì – spiega Monti – l’ennesima iniziativa polemica dei sindaci Pd della Brianza. Una lettera di protesta riguardante la gestione degli hub vaccinali, di cui però i sindaci Lega hanno saputo quando era già stata scritta, poche ore prima che qualche sindaco apparisse davanti ai microfoni delle TV, prontamente convocate. Un’operazione squisitamente politica, con il solo scopo di colpire l’avversario, non certo di rappresentare un territorio intero. Contro il Covid siamo in guerra da oltre un anno e bisognerebbe restare tutti uniti, per sconfiggere il nemico comune, senza perdere tempo ed energie nel dividersi in questa o quell’altra fazione. Purtroppo constatiamo che non è così”.
“Abbiamo sperimentato in questi mesi – aggiunge Monti – che il nemico per qualcuno, invece di essere il Covid, è Regione Lombardia. Ogni episodio, vero o presunto, è buona occasione per scatenare polemiche e attacchi. Come la lettera dei sindaci brianzoli del Pd che puntano il dito contro Regione Lombardia. Molti di loro hanno passato le prime difficili settimane con le braccia conserte, impegnati solo a criticare lo sforzo enorme di una Regione chiamata a mettere in campo un piano vaccinale che coinvolgerà 10 milioni di cittadini. Numeri non paragonabili con nessun’altra realtà. E mentre loro passavano il tempo ad alzare il ditino, altri primi cittadini si rimboccavano le maniche per fare la loro parte attivamente. Come accaduto nei comuni delle Alte Groane, ove grazie a un lavoro di squadra con medici di base e volontari, è stato aperto un centro che ha già vaccinato tutti gli ultra ottantenni”.
“Oggi – conclude Monti – Regione Lombardia sta varando la mappa dei futuri centri vaccinali e stiamo ultimando la vaccinazione di ultra ottantenni e fragili, là dove la prossimità ha un oggettivo valore aggiunto e non è messa in discussione. A questo punto, i sindaci del Partito Democratico dovrebbero decidere, una volta per tutte, da che parte stare in mezzo a questa pandemia: stanno insieme a tutti noi per sconfiggere il virus? O stanno dall’altra parte magari con la speranza di capitalizzare ogni minimo errore e disguido (più che comprensibile, come accade in ogni regione) nella speranza di vincere le elezioni?”